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Era il 17 agosto come oggi.

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Morìdopo 49 giorni di agonia, col cranio sfondato dai colpi di bastone inferti per tramortire l'uomo e depredarlo del cellulare. Era il 2007. Sono già passati tre anni. Ce lo ricorda BiciRoma. E le nostre piste ciclabili non sono molto più sicure di una volta. Ma solo meno frequentate dai romani, spiegava ieri il presidente dell'associazione Fausto Bonafaccia. Soprattutto la dorsale lungo il Tevere che presenta ancora forti criticità che scoraggiano ad avventurarsi da soli verso i tratti più esterni. I più belli, ma anche i meno frequentati per il timore di incorrere in aggressioni. E i motivi non mancano. La pista di Magliana sembra la corsia preferenziale degli zingari, che spingono a gruppi carrelli colmi di ogni genere di rifiuti di metallo. E le famiglie preferiscono tenersene alla larga. Mentre chi la frequenta segnala continuamente degrado e pericolosità. Sul fronte della sicurezza dei ciclisti l'assessore De Lillo ha ancora molto da fare. E BiciRoma ha scelto l'anniversario di Moriccioli per chiedere al delegato alla Mobilità ciclistica di ripristinare al più presto sicurezza e manutenzione di quelle poche piste ciclabili oggi esistenti a Roma. Una città non si cambia da un giorno all'altro. Ma insieme a chi ce la sta mettendo tutta per voltare pagina è giusto ricordare che si deve poter andare in bici senza paura.

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