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Gara nuova, seggiovia vecchia

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AntonioSbraga La Corte dei Conti boccia il bando di gara della nuova seggiovia quadriposto a Monte Livata, che rischia così di dire addio allo sci alpino. Il finanziamento regionale di due milioni e mezzo di euro deve essere utilizzato entro la scadenza del prossimo 15 ottobre, pena la decadenza. Ma i lavori non sono ancora iniziati. E ora sono ancor di più a rischio perché il magistrato istruttore della Sezione di controllo per il Lazio, Antonio Frittella, ha deciso di «deferire l'intera questione alla competente Procura regionale della Corte dei Conti per gli eventuali profili di danno erariale». Secondo il magistrato la società che gestisce gli impianti, Livata 2001, «alla data dell'esperimento delle procedure per la concessione del contributo era priva di un titolo essenziale rappresentato dalla vigenza della concessione», decaduta dopo la cessazione della partecipazione comunale nel 2007. Ma l'istruttore punta il dito anche contro l'elusione «dell'obbligo della gara europea, sostituita da una procedura d'urgenza» immotivata in quanto «avviata con un intervallo di dieci mesi dall'acquisizione dei pareri prescritti». E adombra anche un potenziale conflitto d'interessi a causa dell'«aggiudicazione ad una società avente la stessa sede della Livata 2001 srl e il cui titolare è il revisore dei conti della prima». L'impianto da installare, infine, risulta «non nuovo di fabbrica, ma trasferito da altra stazione invernale e riconvertito».

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