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Vetro proibito anche a Tivoli

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AntonioSbraga Vetro, vade retro. Il sindaco di Tivoli, Sandro Gallotti, avvia la crociata contro il consumo di «bevande alcoliche su aree pubbliche, non legate ad attività di pubblico esercizio, in qualsiasi contenitore di vetro». Diventa off-limits, dunque, l'uso della bottiglia (ma anche delle lattine) all'aperto oltre i tavoli dei bar per l'intera giornata nelle piazze principali: chi verrà beccato o, è giusto il caso di dire «bevuto», dovrà mandare giù anche «una sanzione da 25 a 500 euro, con l'obbligo di rimuovere immediatamente gli eventuali contenitori, rifiuti e oggetti abbandonati». Pezzi di vetro che finora hanno lordato, ma anche a volte armato, i bivacchi in special modo a Tivoli Terme, dove le bottiglie sono state «considerate e utilizzate spesso - spiega il sindaco Gallotti - anche come strumenti di minaccia o di offesa alla persona». Ma, oltre all'area termale di piazza della Queva, l'ordinanza antivetro riguarda anche «piazza Garibaldi e zone limitrofe, nel centro storico e nei parcheggi di piazza Matteotti e piazza Massimo». Però, se necessario, il sindaco ha intenzione «ad estendere il provvedimento a tutta la città, o in caso contrario ad adottare altri rovvedimenti specifici». Perché, conclude Gallotti, «da tempo cittadini e commercianti lamentavano il degrado di alcune zone della città, con sporcizia per terra e disturbo della quiete pubblica. L'amministrazione si schiera quindi decisamente contro gli abusi derivanti dall'uso di alcool».

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