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Una formula per evitare le biopsie

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Bastainfatti la combinazione di tre parametri - girovita, livello di trigliceridi a digiuno ed età - per predire la fibrosi epatica nei bambini malati di «fegato grassa». La metodica, sviluppata da un gruppo di ricerca coordinato dall'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, e finora utilizzata in via esclusiva nella struttura capitolina, sarà «esportata» in tutta Italia da settembre. La speciale formula permette a seconda del risultato di evitare il ricorso alla biopsia al fegato: un test diagnostico sicuramente invasivo, ma l'unico finora in grado di confermare la presenza della fibrosi epatica. Se dalla formula risulta un valore superiore a 9, il dato è considerato sinonimo di fibrosi e in questo caso viene effettuata la biopsia. Se il risultato è inferiore a 9, non sono necessari altri test. Nell'ospedale romano nell'arco dell'ultimo anno, da quando cioè viene utilizzata questa metodica, si è ridotto di circa il 30% il ricorso alla biopsia per stabilire se i piccoli pazienti siano o meno affetti anche da fibrosi epatica. A un bambino su tre viene risparmiato il disagio di una analisi per la quale sono necessarie sedazione e attività chirurgiche.

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