Ogni giorno 13 richieste d'aiuto contro le violenze domestiche
Violenzein famiglia, ogni giorno i carabinieri della Capitale ricevono 13 richieste d'aiuto. Ogni anno infatti al centralino del 112 arrivano cinquemila telefonate, soprattutto da donne, per aggressioni tra le mura domestiche, spesso da parte del marito o del compagno. L'ultimo episodio è avvenuto a Ottavia, dove una mamma è stata selvaggiamente picchiata davanti alla figlia dall'uomo con il quale vive da tempo. Solo grazie all'intervento dei carabinieri del Nucleo Radiomobile, avvertiti dai vicini di casa che hanno sentito la donna urlare, si è evitato il peggio. Una volta davanti all'abitazione in via Gallicano nel Lazio, hanno fatto irruzione dell'appartamento, dove hanno arrestato un uomo di 32 anni per violenza in famiglia. L'uomo è stato trovato con la pistola puntata contro la compagna che era riversa in terra con evidenti segni di percosse sul volto e sul corpo. Violenza avvenuta sotto agli occhi della loro bambina. L'uomo, che dovrà rispondere di minacce, lesioni, violenza e maltrattamenti in famiglia, sotto la minaccia della pistola, risultata poi giocattolo, priva del tappo rosso, perfetta riproduzione di quelle vere, colpendola con calci e pugni, aveva deciso di tenerla segregata in casa per gelosia. È quasi sempre questo il motivo che porta gli uomini a picchiare moglie e compagne. Ma a volte le violenze le subiscono anche i bambini. L'identikit del responsabile delle violenze risulta di età compresa tra i 36 e i 40 anni (nel 19 per cento dei casi). Spesso (il 52 per cento) è il marito, ma può essere anche il compagno (18 per cento), l'ex marito (7%), l'ex compagno (5%), il padre (3%), un altro parente (5%), uno sconosciuto (3%). La fascia di età più a rischio, per le donne, è quella compresa tra i 36 ai 40 anni (il 19 per cento dei casi di violenza). La provenienza delle donne, nel 66 per cento dei casi, è Roma; nel 34 per cento di fuori città. L'uomo nel 68% dei casi è romano, nel 32% non vive nella Capitale. «Ricordo che in città sono attivi centri specializzati che accolgono in protezione le donne vittime di maltrattamenti», ha detto il delegato del sindaco alle Pari Opportunità, Lavinia Mennuni.