Niente giudici, perdo mio figlio

AntonioSbraga Sempre meno giudici al Tribunale di Tivoli, dove ora si fa fatica anche a fissare le udienze per i casi urgenti. Come quello sulla querelle, che da ben due settimane attende la calendarizzazione dell'istanza, sorta intorno al cambio di residenza di un bambino invalido di appena tre anni. I genitori sono separati dall'agosto scorso, con l'affidamento condiviso dell'unico figlio. Finora sono vissuti nello stesso piccolo centro, dividendosi il bimbo a giorni alterni. Ma ora la madre, a cui la sentenza di separazione aveva assegnato la residenza del minore, ha deciso di tornarsene nella città d'origine, in Sicilia, subito dopo Ferragosto. «Ma quella è una scelta che, per legge, deve essere condivisa da entrambi i genitori, altrimenti decide il giudice. Questo abbiamo chiesto il 28 luglio scorso ma, nonostante l'urgenza, l'udienza non è stata fissata», spiega l'avvocato Lucia Scappaticci, legale del papà del bimbo. Agostino, 43 anni, teme che il cambio di residenza possa in qualche modo pregiudicare le cure a cui è sottoposto il piccolo: «Soffre di disturbi pervasivi dello sviluppo ed è seguito da uno dei centri d'eccellenza, a Tor Vergata, a Roma. Anche in Sicilia ce n'é uno, vicino Enna, ma non so se ci sia un analogo centro specializzato privato, come quello romano dove mio figlio attualmente effettua altri tipi di cure». Per questi motivi, logistici oltre che affettivi, il legale ha chiesto la «modifica delle condizioni della separazione, fino all'eventuale affidamento della residenza al padre», e il 4 agosto scorso ha presentato l'istanza per l'anticipazione dell'udienza. «Però al Tribunale di Tivoli - sottolinea l'avvocato Scappaticci - la carenza di giudici è sempre più grave e in molti attendono». Contro il deficit di personale del quarto Tribunale del Lazio (ci sono nove giudici su 19 e sette sostituti su nove) l'Ordine degli avvocati ha proclamato lo stato d'agitazione che potrebbe portare presto ad un'astensione dal lavoro dei legali, anche perché, come spiegato in una lettera al vicepresidente del Csm Michele Vietti, «si annunciano a settembre altri trasferimenti nel settore civile». Proprio quello che, già ora, fa fatica a calendarizzare anche le istanze d'urgenza. «E se non fissano l'udienza in tempi brevissimi- conclude amaro Agostino - la mia ex moglie si porta via il bambino».