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Ecco cosa fare se il viaggio è da dimenticare

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Peressere pronti a difendersi, una volta tornati a casa, le associazioni dei consumatori invitano innanzitutto il viaggiatore a conservare il contratto di vendita del «pacchetto turistico» e i depliant illustrativi. È importante poi fare fotografie dei luoghi se non corrispondenti a quanto illustrato sul materiale informativo. Entro dieci giorni dal rientro bisogna inviare una lettera raccomandata al tour operator e all'agenzia di viaggi, con la descrizione precisa e dettagliata dei disservizi subiti e la richiesta di risarcimento danni. Alla raccomandata meglio allegare le copie delle fotografie scattate e quelle degli scontrini relativi alle spese sostenute. Tutta la documentazione originale deve essere esibita solo nel caso in cui si deciderà di intentare una causa. Nello scrivere la raccomandata bisogna chiedere il risarcimento delle spese sostenute, ma anche fare riferimento al danno da stress psico-fisico che si è subìto e al danno «da vacanza rovinata», riconosciuto dalla legge. Se la controparte non accoglie il reclamo, il consiglio è di ricorrere al giudice di pace.

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