Rinasce la Capitale olimpica

Era il dieci settembre del 1960 quando Abele Bilika entrò nella storia olimpica arrivando primo nella Maratona. Un'immagine e un sogno realizzati che verranno ricordati proprio il 10 settembre a cinquant'anni dalla chiusura delle Olimpiadi che si tennero a Roma. Un appuntamento importante per la Capitale non solo per ricordare il passato ma anche per puntare dritto verso il 2020. E i festeggiamenti per i cinquant'anni delle Olimpiadi del 1960 rappresentano una vetrina fondamentale per realizzare il sogno a cinque cerchi. Ecco allora che sono già partiti i lavori per rifare il look alle strade della «Memoria sportiva»: Foro Italico, Villaggio e Stadio Olimpico, palazzetto dello sport di viale Tiziano, Palalottomatica e laghetto dell'Eur, gli impianti delle Tre Fontane. Interventi che non riguardano soltanto le strade ma anche la manutenzione e riqualificazione dei giardini e la rimozione dei cartelloni abusivi. «Un intervento fondamentale e necessario - ha sottolineato il delegato del sindaco allo Sport, Alessandro Cochi - al fine di valorizzare le celebrazioni in occasione di Roma '60 e offrire il giusto decoro a una parte della città che è patrimonio dello sport non soltanto nazionale». Non solo strade e giardini tirati a lucido però. Anzi. Per il Cinquantenario ci saranno infatti diverse sorprese, probabilmente anche un grande concerto. Tra le più belle e suggestive, le luci di Roma con un progetto grandioso che Acea sta mettendo a punto. Non a caso, l'azienda capitolina ha dedicato un intero numero di «Acea Magazine» alle Olimpiadi del 1960. Un legame che verrà riproposto in diverse zone ma, soprattutto, sarà ancora il Colosseo protagonista per eccellenza della Capitale. E se nel 1960 furono proprio le Olimpiadi l'occasione per il primo impianto illuminotecnico dell'Anfiteatro Flavio, il 10 settembre vedremo un eccezionale gioco di luci che riprenderà i cinque cerchi olimpici. Nuovi e modernissimi impianti con effetti particolari verranno poi installati anche in viale delle Olimpiadi e in viale dei Gladiatori, così come lo Stadio del Tennis e la nuova illuminazione dell'obelisco del Foro Italico. Oggi come ieri, le Olimpiadi si rivelano già un motore eccezionale per lo sviluppo e la modernizzazione della città. Un grande sogno da realizzare ancora. E il 2020 non è poi così lontano.