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Dai video la verità sullo stupro

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La Maison, la discoteca del presunto abuso

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Ancora nessun riscontro sulla presunta doppia violenza sessuale denunciata sabato notte da una turista americana di 21 anni. Una storia che presenta ancora molti lati oscuri. Gli investigatori stanno cercando le prove che dovrebbero inchiodare i due stupratori. Per risalire all'identità dei due ragazzi i carabinieri della Compagnia San Pietro stanno esaminando i filmati delle telecamere che si trovano sul lungotevere e davanti a Castel Sant'Angelo. Anche se la descrizione dei due presunti bruti è molto imprecisa. Avrebbero indossato jeans e t-shirt. Si esprimevano con un inglese stentato. Niente di più. La ragazza, che avrebbe già lasciato la Capitale, l'altra notte aveva bevuto troppo e non è stata in grado di tratteggiare un ritratto più dettagliato. Sabato notte la banchina del lungotevere Castello, sotto a Castel Sant'Angelo, dove si trova la discoteca La Maison, è frequentata da centinaia di giovani. Questa è una delle zone più calde della movida, con moltissimi stranieri e romani che girano per i pub, ballano e bevono alcolici a fiumi. La stessa turista dell'Ohio ha raccontato ai carabinieri che quella sera aveva bevuto cinque birre alla Maison, senza contare diversi cocktail che aveva preso prima a Trastevere assieme alle amiche. L'americana, con tutto quest'alcol in corpo, quindi, non sarebbe stata in grado di capire quanto accadeva e di reagire. Questa, almeno, la spiegazione per cui i due ragazzi avrebbero abusato di lei a turno. Dopo la prima violenza in uno dei due bagni chimici, infatti, la turista sarebbe tornata a ballare con le amiche. E solo dopo molti minuti, sarebbe avvenuto il secondo abuso, di nuovo nello stesso bagno. Resta da capire come mai nessuno, nemmeno gli addetti alla sicurezza, si sia accorto di nulla, dal momento che a quell'ora (tra l'una e le due di notte) i bagni sono frequentati da decine di ragazzi e le porte dei wc neanche si chiudono a chiave. «È difficile controllare tutti i ragazzi che vengono qui la sera - racconta uno dei custodi della Maison - gli inglesi e gli americani arrivano sempre ubriachi. Lasciano le bottiglie in strada e vomitano sulle banchine del Tevere». Le comitive di stranieri fanno veri e propri tour alcolici.   Anche la turista americana era partita da Trastevere per arrivare poi a Castel Sant'Angelo solo dopo mezzanotte. Il 25 maggio scorso è scattata l'ordinanza del sindaco che vieta i cosiddetti pub crawl: si paga un prezzo fisso (in genere 20 euro) per spostarsi da un locale all'altro e alzare il gomito a volontà. Da giugno i vigili urbani del I Gruppo hanno già chiuso in via temporanea tre pub ed elevato 100 euro di multa a sette persone (due organizzatori e cinque accompagnatori). La partenza dei tour era stata fissata a San Giovanni in Laterano e al Colosseo.  

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