Telecamere sui cartelloni sponsorizzate dai privati

In venti giorni, dal 10 al 30 giugno, sono state controllate 88 attività tra bed&breakfast e affittacamere. Il 60% sono risultate irregolari. Ventuno erano completamente abusive, 12 non erano a norma (più camere rispetto a quelle autorizzate) e 16 non avevano i certificati per la prevenzione degli incendi. In totale sono state elevate 52 sanzioni, che hanno permesso di incassare 152 mila euro. E l'attività di contrasto all'abusivismo alberghiero è appena iniziata. L'ufficio di coordinamento per le politiche della sicurezza sta allestendo una vera e propria banca dati che sarà inserita nel Sistema integrato Roma sicura (Sirs). I controlli effettuati nella seconda metà di giugno si sono concentrati in quattro zone della città: Esquilino (26 ispezioni), Viminale (24), Monti (20) e Prati (18). Tutte le verifiche sono state possibili grazie alle segnalazioni dei residenti che hanno telefonato all'ufficio di coordinamento per la sicurezza o si sono rivolti agli sportelli municipali. La lotta ai B&b abusivi ha caratteristiche differenti a seconda dei quartieri. Nel rione Monti, ad esempio, ci sono sempre più proprietari che hanno adibito interi palazzi ad affittacamere, mentre all'Esquilino la maggior parte delle strutture ricettive sono gestite dai cinesi. Oltre all'abusivismo alberghiero, l'attività dell'ufficio comunale per la sicurezza ricopre molti altri campi. Uno dei più importanti è la lotta al degrado. In sei mesi sono state esaminate 90 segnalazioni. Ad aprile è stato stilato un calendario per sgomberare gli insediamenti abusivi lungo le rive del Tevere e dell'Aniene e nei sottopassi. In tutto sono stati eseguiti 45 sgomberi. Anche il blitz di martedì mattina nella palazzina di via Mastrigli, dove oltre centro immigrati vivevano in condizioni disperate, è stato possibile grazie alle indicazioni dell'ufficio comunale. Poi c'è un capitolo a parte. Ed è quello della sicurezza stradale. È stata avviata una mappatura di tutti i punti più pericolosi dove si è registrato il maggior numero di incidenti (9.354 nei primi tre mesi dell'anno). Grazie a un sistema fatto da telecamere e occhi satellitari è possibile controllare 24 ore su 24 i cosidetti «punti neri». Fino ad oggi ne sono stati censiti 3.511, dove sono stati investiti 366 pedoni. Lo scopo è avviare un piano per mettere in sicurezza tutte queste strade a rischio. Infine, c'è il contrasto vero e proprio alla criminalità. È in preparazione un sistema innovativo di videosorveglianza che vedrà la luce grazie al sostegno degli sponsor privati. L'idea è semplice: una parte dei proventi che si ottengono dalle concessioni per la cartellonistica pubblicitaria, verranno impiegati per allestire le telecamere nelle zone più critiche. Gli impianti potranno essere inseriti direttamente nei cartelloni. In questo modo si potranno coprire una novantina di aree. Un progetto sperimentale che, dopo un passaggio in conferenza dei servizi, dovrà essere approvato dalla giunta comunale. Per installare il numero di telecamere necessarie su duemila metri quadri di cartelloni, almeno inizialmente, serviranno circa 800 mila euro. Anche se l'obiettivo è molto più ambizioso: arrivare a 12 mila metri quadri di impianti pubblicitari e a 4 milioni di euro per l'acquisto delle telecamere.