Caccia ai furbi del bus
Pugno duro contro i portoghesi e più sicurezza sugli autobus. Il Campidoglio ha dichiarato guerra ai furbetti che non pagano il biglietto sui mezzi pubblici tanto che si sta pensando di introdurre il controllore fisso su ogni autobus che percorre le strade della Capitale. Un'idea che prende spunto dai risultati conseguiti dall'ufficio di coordinamento per le politiche della sicurezza di Roma diretto dal prefetto Mario Mori. In sette mesi, infatti, sono stati controllati 91.266 passeggeri su 9.616 bus e da dicembre a giugno sono state elevate 4.506 contravvenzioni. Multe che hanno permesso di incassare (tra importi già riscossi e da riscuotere) ben 416 mila euro. Confrontando i costi (il personale impiegato) e le entrate (i proventi delle sanzioni) si è capito che un controllo capillare su tutti gli autobus conviene. «L'Atac sta studiando di investire in questo campo con un esattore fisso su ogni mezzo - fa sapere il generale Mori - avere una persona a bordo che controlla chi non paga il biglietto allo stesso tempo fa diminuire anche gli atti vandalici, i furti e le aggressioni». In pratica, è stato calcolato che se in un anno per effettuare i controlli sono stati spesi circa 700 mila euro, le entrate sono state almeno 900 mila. Le linee bus più critiche, dove si è concentrata la maggior parte dei controlli, sono il 64 (quella dei borseggiatori che attraversa il centro storico da Termini a San Pietro), lo 051 (da Grotte Celoni a Torre Gaia), il 511 (dalla stazione Pantano ad Anagnina che attraversa la periferia delle Torri), il 451 (da Cinecittà a Ponte Mammolo passando dal Prenestino a Centocelle), il 105 (da Grotte Celoni a Termini) e il 106 (da Giardinetti alla Stazione Pantano). Si nota subito che l'attività di controllo portata avanti da guardie giurate, verificatori Atac e ispettori Trambus si è concentrata principalmente nel quadrante est della città: Prenestino, Centocelle, Tor Bella Monaca, Torre Gaia, Torrenova e Tuscolano. I controlli hanno fatto diminuire notevolemente le aggressioni e le molesite ai passeggeri e ai conducenti. Basti pensare che nella zona delle Torri nel 2008 c'erano state 39 aggressioni, nei primi sei mesi del 2010 solo 13. Come hanno spiegato il delegato del sindaco alla sicurezza, Giorgio Ciardi, e il presidente della commissione sicurezza, Fabrizio Santori «le aggressioni rispetto al passato sono diminuite e oggi chi sale sui bus è più sicuro». L'obiettivo, a questo punto, è estendere questi controlli capillari a tutta la città.