Strade invase dai ristoranti Tavolini selvaggi in Centro
Di sera le serrande si abbassano e i tavolini dei ristoranti si moltiplicano a dismisura. Invadono strade e piazze, usurpano gli spazi davanti ai portoni e ai negozi. Fare una passeggiata nel centro storico della Capitale diventa un vero e proprio slalom tra un piatto di abbacchio e una coda alla vaccinara. C’è il ristoratore che aggiunge qualche sedia in più e quello che se ne approfitta portando file e file di tavoli anche sul lato opposto della strada. Ma c'è anche chi non si ferma davanti a niente, come quei ristoratori che fanno sedere i clienti direttamente sotto le impalcature dei palazzi. È bene fare una distinzione. Un conto sono gli abusivi totali (in questo caso i vigili urbani provvedono alla chiusura temporanea o al sequestro dell'esercizio), altra cosa sono i gestori che, pur avendo il permesso, si allargano oltre gli spazi consentiti. Resta il fatto che il dedalo di sedie e tavoli avvolge le vie attorno alla Fontana di Trevi, al Pantheon, in piazza Navona e a Campo de' Fiori. Il nostro viaggio inizia in via dei Crociferi, dietro alla Galleria Sordi. I tavolini selvaggi sono la regola, hanno conquistato praticamente ogni angolo libero. Guai a chi osa fare qualche scatto. Il ristoratore di turno, con i tavoli sul lato opposto della strada, si infuria: «Cosa fate? Non potete fotografare i tavoli. Fatemi vedere i documenti!». Facciamo finta di niente e proseguiamo. Svoltiamo l'angolo in via delle Muratte ed ecco la stessa scena. Un turista inglese con una mano sorseggia la birra mentre con l'altra, se volesse, potrebbe suonare il campanello del condominio accanto. Nelle vie adiacenti al Pantheon troviamo coperti dei ristoranti ovunque, anche davanti alla serrande abbassate dei negozi. In via dei Pastini è impossibile scovare un solo metro libero sui lati della strada. In piazza Navona però la situazione migliora, c'è maggiore attenzione a non allargarsi troppo. Ma nelle vie limitrofe, come in via del Governo Vecchio, si ritorna alle vecchie abitudini con i pub che hanno «mangiato» intere fette di strade. In questa atmosfera di deregulation fa eccezione Trastevere (in piazza Trilussa l'altra settimana un locale è stato chiuso per occupazione abusiva di suolo pubblico) dove quasi tutti i bar e i ristoranti hanno delimitato con piante e recinzioni le proprie aree di competenza. Negli ultimi giorni, comunque, la situazione pare stia migliorando. Venerdì sera gli agenti del I Gruppo hanno verificato diciotto esercizi e accertato cinque violazioni di cui quattro per occupazione totalmente abusiva. L'ordinanza del sindaco è entrata in vigore il 28 maggio scorso. Da allora, su quattrocento controlli sono state elevate duecento sanzioni, più di cento i verbali. In settimana sono attese altre sette chiusure temporanee. La cura è partita.