Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

"Filo diretto con i cittadini" Il questore punta al dialogo

Il questore Tagliente

  • a
  • a
  • a

Alle ragioni della carriera ha preferito quelle del cuore. Invece della nomina a prefetto Francesco Tagliente, 61 anni, pugliese, ex questore di Firenze, ha preferito quella a questore di Roma. Ieri mattina si è insediato nel palazzo di via S. Vitale dov'è stato per anni, nel corso di una cerimonia in cui ha preso parte anche il capo delle Polizia Antonio Manganelli (nella foto a sinistra insieme a Tagliente). Le sue parole per Tagliente sono il state il miglior auspicio: «Sono convinto che la scelta sarà foriera di risultati che questa amministrazione conseguirà oltre a quelli conseguiti». L'agenda del nuovo questore è già fitta di progettii: attivare un filo diretto coi cittadini sul sito internet della Questura, dare attenzione alle periferie, interventi mirati e diversificati per zone e fasce orarie e paternariato con gli altri soggetti della società civile. Sempre con la massima partecipazione da parte dei suoi collaboratori. Insomma, la Questura di Roma prima di tutto? «Tornare è stata una grande emozione, ho incontrato colleghi con cui ho condiviso oltre venti anni di polvere, marciapiede e scrivania. Sono entrato con una forte motivazione e ho trovato immediatamente piena condivisione dalla vecchia squadra».  Nella sua scaletta di cose da fare, c'è qualcosa che viene prima delle altre? «Garantire la sicurezza dei cittadini è la mia prioprità. Ecco perché voglio creare un filo diretto, per dare la possibilità a chiunque di segnalare ciò che non va». La periferia a volte subisce i maggiori effetti della microcriminalità. «Roma richiede continui interventi, che andranno diversificati per zone e fasce orarie. Ma non solo».  Cioè? «Serve l'impegno di tutti attraverso la politica del parternariato che coinvolga polizia, carabinieri, Guardia di finanza, polizia municipale passando per le istituzioni cittadine, le associazioni, gli esercenti commerciali e turistici». Molti crimini sono commessi da stranieri. «Per garantire i diritti a chi è in regola serve la collaborazione di tutti, fermo restando che ci sarà il massimo rigore per chi è contro le norme. Ma questo varrà per gli stranieri così come per i romani». Lei è un grande esperto in tema di sicurezza durante le manifestazioni sportive. Progetti? «Siamo impegnati in un progetto per restituire gli stadi alle famiglie e ai soggetti più fragili come i bambini. La gestione della sicurezza negli stadi è complessa e richiede un intervento sull'onda lunga. La tessera del tifoso sarà attuata a Roma sulla base degli indirizzi ministeriali». Dal mondo dello sport, chi saluta l'arrivo del nuovo questore è Francesco Totti: «È un campione del mondo per dirigere la sicurezza della città più bella del mondo. Faccio il mio in bocca al lupo».

Dai blog