Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Caccia al vu' cumprà comunale

Venditore abusivo, un cosiddetto vu' cumpra', sulle spiagge del litorale romano

  • a
  • a
  • a

Semaforo verde per i vu' cumprà sulle spiagge di Fiumicino e Fregene. Sono cinquanta i venditori ambulanti che hanno ottenuto il nullaosta nominale dal Comune, che li autorizza a praticare il «commercio itinerante» sulle aree demaniali. Un attestato che sarà valido fino al 30 settembre prossimo e pone limiti di tempo e mobilità: niente bancarelle, né strutture che ostruiscano la visuale del mare ai bagnanti, né musica, oltre a orari da «ufficio», dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Il provvedimento ha lo scopo di regolamentare il settore, quasi totalmente abusivo ma, tra regole e termini prescritti, l'amministrazione municipale non ha pensato ad un dettaglio determinante, la riconoscibilità del vu' cumprà legittimo da quello fuorilegge. Analoga iniziativa l'aveva adottata a luglio scorso la commissione Commercio del Comune di Roma che aveva autorizzato venti ambulanti a girovagare sugli arenili di Ostia, dotandoli di pettorine giallorosse e stemma con la sigla «Spqr». Ma mentre sul litorale capitolino ai venditori manca ancora il via libera definitivo, Fiumicino ha già fatto un passo avanti, dimenticando però di rilasciare fratini e tesserini agli ambulanti. «Sono poco individuabili da bagnanti, bagnini e forze dell'ordine – sottolinea Roberto Merlini, presidente della commissione Ambiente e demanio del Comune di Fiumicino - Così gli acquirenti rischiano la multa per incauto acquisto, i venditori la classica lite e gli agenti hanno difficoltà con i controlli». Intanto gli ambulanti on the beach, tutti immigrati regolari che hanno sborsato ottanta euro per ottenere l'attestato, presto si moltiplicheranno viste le richieste giunte a Fiumicino dai comuni limitrofi. Emerge poi un dato curioso riguardo la migrazione in atto: il 90 per cento degli aspiranti venditori itineranti arrivano da Ardea, dove infatti il provvedimento «salva vu cumprà» non è stato adottato.

Dai blog