I pazienti rivogliono Ematologia

AntonioSbraga La mancanza di medici sta mandando in crisi l'ospedale di Tivoli. Risultato? Posti letto tagliati e reparti accorpati. Uno dei servizi più colpiti è quello di ematologia, dove è rimasto in servizio un solo medico dei tre che vi lavoravano fino ad alcune settimana fa. Prima assicuravano 500 esami al mese, ora non si va oltre i 150. E gli utenti hanno avviato una raccolta di firme. Mancano almeno cinque «internisti» anche al reparto di Medicina, che «non può garantire pazienti ricoverati in arrivo da altri reparti», denuncia la Cisl. Il sindacato chiede allla Asl Rm G una «revisione delle forze lavoro» nei più piccoli ospedali di Palombara, Zagarolo e Palestrina per cercare di «convogliare medici e infermieri» nei reparti tiburtini, a cominciare dall'unità di terapia intensiva cardiologica (Utic) del San Giovanni Evangelista. Dove le «gravi carenze hanno lasciato un solo posto letto nell'Utic, mentre l'Ucic è scesa a 4 letti», scrive la Cisl.E anche il pronto soccorso dell'unico Dea di primo livello della Asl Rm G «è congestionato per l'emergenza caldo». Ma il problema più urgente ora è quello degli utenti di Ematologia: «Siamo quasi tutti anziani e con problemi al cuore - protesta Anna - A molti, ora in ospedale, hanno consigliato di rivolgersi al medico di famiglia. Però, per fare esami così specialistici, con modalità e tempi differenziati e specifici, non si può non essere seguiti che da un ematologo. Abbiamo già raccolto uncentinaio di firme per chiedere alla Asl di reintegrare il personale mancante». Le carenze, però, non riguardano soltanto i medici: al nosocomio tiburtino mancano pure trenta infermieri e il ricorso al lavoro straordinario è già al limite delle 180 ore previste dal contratto: «Stiamo raschiando il fondo del barile per garantire i servizi - spiegano in corsia - A settembre, in mancanza di rinforzi, saremo costretti a chiudere alcuni reparti».