Roma Capitale, la Lega frena Alemanno tira dritto

Una giornata importante quella di ieri per la riforma di Roma Capitale, dopo il voto unanime di Comune e Provincia al decreto attuativo che «disegna» l'ente speciale capitolino, è arrivato anche il via libera della Conferenza unificata Stato-Regioni. Il testo, insieme a quello che stabilisce i fabbisogni standard di Comuni e Province, verrà trasmesso al Parlamento. Non è però tutto «rose e fiori». La Conferenza, e in particolare il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli ha posto pregiudiziali sulle modifiche apportate dal Consiglio comunale sul numero dei Consiglieri (che resterebbero 60 e non 48 come scritto dal governo) e sui Municipi. «Sui consiglieri del Comune di Roma mantengo la mia posizione mentre ho dato la mia disponibilità rispetto ad altro - ha spiegato Calderoli a margine della riunione - credo che la riduzione sia stata attuata su tutto il territorio nazionale sia i consiglieri che gli assessori di Roma dovrebbero recepirla con entusiasmo perchè c'è il Paese che aspetta virtuosità da tutti». Sulla riduzione dei municipi, che il governo fissa a 12, mentre il nuovo testo lascia al Campidoglio la definizione, Calderoli ha detto che «può esservi una trattativa rispetto al numero ma comunque deve essere previsto un ridimensionamento concreto del numero dei municipi». Smorza i toni il sindaco Alemanno: «Si tratta dei dettagli sul numero dei consiglieri, mentre per quanto riguarda i Municipi il tetto massimo è stato portato a 15. C'è stata un'intesa sul decreto legge su Roma Capitale, ora sui pareri formulati dal Consiglio comunale ci sarà un passaggio in Commissione bicamerale e infine la seconda lettura del governo».   Replica dura anche del capogruppo Pdl, Luca Gramazio: «Nel caso di Roma la virtuosità non è data dal numero dei rappresentanti, ma dalla capacità di rappresentare il territorio». Sempre ieri è stato istituito un tavolo interistituzionale tra Alemanno, la presidente del Lazio Polverini e della Provincia Zingaretti per discutere sulle nuove funzioni della Capitale e sulla futura area metropolitana.