Piero Latino e la crisi del Pd Lazio
Dicerto il Pd Lazio resta senza una regia politica. Con la mancata elezione di Piero Latino e le dimissioni di Mazzoli, il Pd Lazio resta senza segretario. «Ora convocheremo i rappresentanti delle diverse componenti per cercare il percorso migliore su cui indirizzare il partito regionale» spiega Nico Stumpo, responsabile organizzazione della segreteria nazionale. Per Roberto Morassut, coordinatore regionale di Area democratica l'esito dell'Assemblea «conferma il permanere dello stato di crisi del Pd Lazio. Questa proposta è arrivata in maniera troppo condizionata da intese di carattere interno. Ora ricominciamo a parlare di politica con volti nuovi. Il Lazio non merita il commissariamento». Il presidente dell'Assemblea Melilli (Area democratica) e Giovanni Carapella (Marino) invocano le primarie. Duro il leader dei popolari Giuseppe Fioroni: «Ora basta. Dopo l'ennesima inutile prova muscolare bisogna far ritornare la politica, un progetto e una proposta forte e autorevole per tornare a governare Roma e il Lazio e superare l'ossessione e il limite che l'unica cosa che conta è il governo del partito con espedienti da cannibalismo politico. Non dobbiamo avere paura, bensì il coraggio di chiamare tutti a condividere le scelte migliori. Basta portarsi dietro le amalgami malriuscite di vecchie storie». Daniele Di Mario