La donna arrestata insieme con il genero ricettatore della merce rubata
Enel frattempo da domestica si era trasformata in imprenditrice facoltosa, aveva affittato un charter per le vacanze in Sardegna, esibiva gioielli giustificando il cambiamento del tenore di vita con «una vincita al gratta e vinci». Ivana Santanastasi, 49 anni di Anzio, è stata arrestata assieme a Giuseppe, già noto alle forze dell'ordine come ricettatore, e al genero Manuel Gubitosi, per aver simulato una rapina nella casa di Taormina in viale Trastevere l'anno scorso. La donna raccontò agli investigatori della squadra mobile che il pomeriggio del 28 maggio 2009, tornando nell'appartamento dopo aver fatto delle commissioni, era stata minacciata da un uomo con un'arma che l'aveva costretta ad aprire la porta di casa e a indicare il caveau e la cassaforte dove erano nascosti gioielli e soldi; per rendere più credibile la sua versione raccontò di essere stata picchiata e legata. Poi gli accertamenti della polizia che scoprì la falsa versione e la verità sulla rapina. «Le percosse erano lievi, la donna riuscì a slegarsi subito e alcuni testimoni del palazzo la videro vicino l'ascensore da sola», ha detto il capo della Mobile Vittorio Rizzi.