Aumenta l'Ici sulle case sfitte
Aumenta l'Ici sulle case sfitte con l'aliquota che sale al 10 per mille, mentre vengono confermate tutte le agevolazioni già previste. A deciderlo il voto favorevole del Consiglio comunale. Entra così nel vivo la sessione del bilancio capitolino che, al suo primo giorno di dibattito sulle delibere propedeutiche, già segna una modifica importante. L'aumento della tassa sull'occupazione suolo pubblico scenderà da un massimo fissato a 125% a un massimo di incremento imponibile dell'80%, con effetto retroattivo a partire dal primo gennaio 2010. L'annuncio è arrivato dopo l'incontro dell'assessore capitolino al Bilancio, Maurizio Leo e i rappresentanti della Fipe-Confcommercio Roma, della Fiepet-Confesercenti Roma, dell'Associazione esercenti bar e gelaterie e dell'Assobar-Cna. Un passo indietro da parte del Comune ritenuto tuttavia insufficiente da parte delle categorie interessate, soprattutto per quanto riguarda la retroattività delle nuove tariffe. Del resto la manovra di bilancio capitolina è destinata a chiudersi solo dopo un lunghissimo braccio di ferro, cominciato con la mancata calendarizzazione dei lavori che, dopo due giorni di riunioni, non è stata ancora decisa dalla capigruppo. Sul piede di guerra il gruppo del Pd capitolino che promette battaglia a 360 gradi, ma puntando il dito soprattutto contro gli aumenti degli asili nido, l'introduzione della tassa sui matrimoni (il contributo di 100 euro richiesto per chi si sposa in Comune) e sui Municipi rimasti praticamente «a secco». Intanto la maratona d'aula è cominciata ieri approvando, oltre alle nuove aliquote Ici anche i nuovi critieri per l'edilizia residenziale. Si è poi avviato il dibattito su una delle delibere più importanti degli ultimi venti anni: l'introduzione della tassa di soggiorno nella Capitale. Un contributo da uno a dieci euro per chi pernotta in città e che, si stima, porti nelle casse comunali almeno 80 milioni di euro l'anno.