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La delusione del numero 2 Me ne vado

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Loaspetta un prestigioso incarico in Interpol. Un cambiamento radicale, una scelta di vita. Favorita - dicono - dalla delusione di Pitteloud per non essere diventato lui il capo della Guardia Svizzera due anni fa. Quando si trattò di avvicendare Elmar Theodor Mader, due anni fa, gli fu preferito Daniel Rudolf Arnig, che è ancora in carica. Di fronte alla possibilità di un incarico in Interpol, Pitteloud ha deciso di dare una svolta alla sua vita. A settembre sarà dunque annunciato il nome del nuovo vicecomandante delle Guardie del Papa. Potrebbe venire da una promozione interna, ma potrebbe anche essere designato direttamente dall'esterno. Si può persino avanzare la propria candidatura, inviando la richiesta alla Conferenza Episcopale Svizzera. I requisiti sono i soliti: essere cattolici, cittadini svizzeri, con reputazione irreprensibile. I vescovi elvetici hanno un ruolo nella designazione del comandante, ma anche per quanto riguarda la scelta del vice. Quest'anno sono state 30 le nuove reclute delle Guardie Svizzere, che - insieme a un nuovo ufficiale - hanno prestato giuramento nella consueta festa del 6 maggio, che ricorda il sacrificio di 147 Guardie Svizzere nel 1527, durante il Sacco di Roma.

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