Addio ad Anna Maria scrittrice triste e gentile
Il 5 luglio uccisa e abbandonata nelle campagne di Riano. Che la terra ti sia lieve Anna Maria, quella terra che hai respirato negli ultimi attimi di vita in uno spiazzo desolato della provincia romana, abbandonata tra i cespugli, senza le tue scarpette blu. Era fissa negli occhi e nella mente, durante la celebrazione del funerale, a me ma sono certa a tutti gli amici e i familiari presenti a San Lorenzo al Verano, l'immagine di Anna Maria Tarantino abbandonata in quella radura di Riano, con il volto massacrato di pugni e schiaffi, strangolata dalla mano di un uomo al quale aveva detto «no». A tre settimane da quell'episodio di violenza, proprio nel giorno di Sant'Anna, l'ultimo addio a una donna gentile, sola, che si fidava del prossimo e in quel prossimo, che chiamava indifferentemente «tesoro mio», cercava amicizia, affetto perché provata dal dolore della perdita dei genitori, perché la sua indipendenza era sinonimo di solitudine, una donna libera ma che non ha avuto la libertà di dire «no». E come ieri lunedì, tre settimane fa doveva essere il gran giorno del sogno che avrebbe dato una svolta ad un cammino non facile: la presentazione del suo primo libro, «Soffio di vita» dedicato alla madre adorata. Scrivere era la sua passione, il lavoro in banca la sua professione, e scrivere la storia del suo amore sconfinato e straordinario per la mamma che un tumore le aveva portato via lasciandola nella disperazione più totale, nella solitudine più straziante era stato il suo desiderio per riscattarsi dal dolore, ma per far capire anche agli altri che la vita è ricca di valori, ma che la vita molto ci sorride, spesso ci illude, talora ci inganna. Come ha ricordato ieri il sacerdote durante la celebrazione del rito funebre, durante il quale non è stato mai fatto cenno alla mano assassina che ha tolto il respiro ad Anna Maria, «nessuno nasce e muore per se stesso», la «morte non è l'ultima parola» e «chi crede in Dio non morirà in eterno». Queste parole saranno la consolazione per i famigliari in gramaglie, per le colleghe e le amiche in lacrime, per gli amici e i colleghi che non riuscivano a nascondere il nodo in gola e gli occhi lucidi, per una morte arrivata proprio quando la vita per la scrittrice Anna Maria Tarantino avrebbe sorriso di soddisfazione. Nessuno ha più rivisto Anna Maria da domenica 4 luglio. Ora riposa nel cimitero Laurentino, ma il suo «Soffio di vita» resterà con chi l'ha amata. Che la terra ti sia lieve, Anna Maria.