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Valeria Costantini Centinaia di turisti in coda, serpentoni infiniti di autobus stracolmi, autisti grondanti sudore.

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«Metrois broken», spiegano in un inglese approssimativo i gentili operatori dell'Atac, indicando agli stranieri i bus-navetta in partenza per la Capitale. A mandare in tilt il traffico della tratta è stato ieri, alle 15.15, il cedimento di un cavo della linea aerea. Un «baratro» tra il mare e Roma, che, nonostante l'efficienza e rapidità degli interventi di Comune, Met.ro e Atac, ha creato disagi a migliaia di visitatori che affollavano le spiagge. L'incidente, avvenuto all'altezza della stazione di Acilia, è stato provocato dal crollo di un filo elettrico, impattato contro un mezzo Caf e un albero, scatenando anche un principio di incendio. Risultato: circolazione bloccata. «Bus sostitutivi, almeno 100, pronti in nemmeno dieci minuti», assicura Renato Mocadini, coordinatore degli autisti Atac. «Abbiamo impiegato un'ora e mezza da Roma a Ostia - racconta Valeria, 70enne sfinita - e sul bus non c'era l'aria condizionata. Un forno». Ripercussioni anche su tutta la rete su gomma del territorio. «Sul campo entro 15 minuti», sottolinea il presidente dell'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Claudio Barelli, inviati dal Comune a distribuire acqua in ogni stazione. Alle 17.10 la circolazione è riattivata, ma è lentissima e si viaggia a senso alternato tra Ostia Antica e Vitinia. Guasto riparato entro sera, assicurano da Met.ro. «Giorni fa i sindacati avevano chiesto la potatura delle alberature – sottolinea Andrea Angeletti, presidente del Comitato Il Trenino – Intervento che avrebbe evitato incendio, danno al Caf e magari anche il blocco totale».

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