Basta file e incidenti Ora l'ok alla nuova Pontina
Oltre trenta chilometri di fila. È questo uno dei bollettini traffico più diffusi, soprattutto nel fine settimana e il lunedì mattina, al quale spesso purtroppo si associa quello di incidenti e feriti. È la Pontina, o meglio la statale 148, la prima strada in Italia e la seconda in Europa a detenere il triste record di incidenti, anche mortali. Eppure, dopo almeno venti anni di attesa, forse la «nuova Pontina» o «Pontina bis» o, più semplicemente «autostrada Roma-Latina» (il nome è cambiato a seconda delle stagioni) potrà diventare realtà. A dare l'annuncio la presidente del Lazio, Renata Polverini che dopo aver sostenuto con ulteriori sette milioni di euro la realizzazione della linea C della metropolitana di Roma, (portando così il contributo della Regione per la tratta San Giovanni-Colosseo a 95 milioni di euro), ha incassato la disponibilità del Comitato interministeriale per la programmazione economica, vale a dire l'organo tecnico di governo che decide il finanziamento pubblico delle grandi opere. «Il Cipe ha ufficialmente informato che nella prossima riunione, che dovrebbe essere convocata entro la fine del mese - ha spiegato la Polverini - sarà portata la realizzazione della nuova Pontina, un altro importante risultato. Si tratta di un'opera strategica per il Lazio e anche per Roma». Per la nuova Pontina servono 2,7 miliardi di euro, di cui il 60 per cento provenienti da fondi privati e 40 per cento da pubblici. Di questi ultimi fanno parte i 468 milioni già stanziati dal Cipe ma, ha precisato la governatrice, «stiamo lavorando anche sullo sblocco di alcuni fondi comunitari». E se tutto ciò andrà in porto «forse - ha aggiunto la Polverini - non avremo nemmeno bisogno di attingere ai fondi in più derivanti dai pedaggi» disposti dal governo nella manovra, anche se «è una delle ipotesi». Ed è proprio l'ipotesi di ricavare fondi per la realizzazione della nuova Pontina dall'aumento dei pedaggi autostradali regionali, a scatenare le polemiche del Pd. «I pendolari, in questo modo - hanno spiegato il vicepresidente del Consiglio regionale Bruno Astorre e il consigliere Mario Di Carlo - sarebbero vergognosamente spremuti, pagando non una, ma per ben due volte ogni centimetro di asfalto. Infatti, essendo una tratta a pedaggio, si determinerebbe un esborso per l'intervento pubblico e uno per ogni ticket di transito. Quello che Polverini continua a denominare "Nuova Pontina" altro non è poi che il progetto di rinnovamento stradale, varato dalla scorsa giunta, con l'appellativo Roma-Latina/Cisterna-Valmontone». Tanto rumore per nulla, verrebbe tuttavia da dire. Per sapere se sia opportuno o meno destinare qualche centesimo di euro di un pedaggio alla realizzazione dell'autostrada che nel Terzo millennio collegherebbe finalmente il sud del Lazio con il resto del mondo, basterebbe chiedere alle migliaia di pendolari che ogni giorno rimangono intrappolati nel traffico della Pontina. Certamente pagherebbero cifre anche superiori pur di evitarsi ore di paralisi e di rischiare ogni volta anche la vita.