Il palazzo crolla? E che fretta c'è
Crolla il cornicione del palazzo. La facciata interna cade a pezzi. I condomini incaricano l'amministratore dell'edificio di avviare i lavori. Ma serve il nulla osta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma. E allora tutto si blocca. Sono passati oltre quattro mesi ed è ancora tutto fermo. È la paradossale vicenda che vivono i residenti dell'edificio in via del Governo Vecchio, al civico 44. Il palazzo non è vincolato, ma si trova nel rione Parione, e quindi serve automaticamente il via libera della Soprintendenza. Ma il parere preventivo consultivo (così si chiama il nulla osta) non è mai arrivato. La pratica non si sa che fine abbia fatto. Si è arenata nei mille rivoli della burocrazia. E intanto i ponteggi, installati a marzo per evitare ulteriori crolli di calcinacci e detriti, non hanno mai visto l'arrivo degli operai. La facciata si trova nella chiostrina interna condominale dove si affacciano i balconi di cinque appartamenti. L'edificio è antico. È adiacente al palazzo Nardini, edificato nel 1475. L'impianto originario risale al Cinquecento anche se poi è stato modificato nei secoli. Nella lettera indirizzata il 18 marzo alla Soprintendenza, che fa capo al ministero per i Beni Culturali, l'amministratore del condominio, Nello Cancani, è stato chiaro: «Visto lo stato di pericolo per l'incolumità dei condomini costituito dalla possibilità di imminenti crolli dalle parti pericolanti e fatiscenti della facciata, si auspica una vostra sollecità risposta». Una richiesta caduta nel vuoto. Senza il parere della Soprintendenza è impossibile inoltrare la denuncia di inizio attività allo Sportello unico dell'edilizia del Municipio. Ma la trafila si è inceppata negli uffici della Soprintendenza in via di San Michele, a Trastevere. Il direttore dei lavori, l'ingegnere Luca Moretta, ormai è demoralizzato: «All'inizio mi hanno detto che il nulla osta non era ancora stato redatto a causa di un blocco amministrativo». Il motivo? «La vacanza da più di un mese della carica di Soprintendente». Il 23 aprile, infatti, l'architetto Federica Galloni è diventata Direttore generale del Lazio. Ma non finisce qui. «Il 28 maggio - racconta Moretta - mi è stato detto che il nulla osta era in firma al nuovo Soprintendente (Maria Costanza Pierdominici, ndr) ma, visto il lavoro arretrato, avrei dovuto aspettare almeno due settimane». È passato un altro mese e mezzo e niente è cambiato.