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Rischia di saltare la nomina dei commissari di Asl e aziende ospedaliere.

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L'orientamentodella governatrice Polverini sarebbe infatti quello di non provvedere ora alla nomina dei commissari, ma di lasciar passare l'estate e incaricare direttamente i nuovi direttori generali. Il motivo è semplice: i commissari, quand'anche s'insediassero oggi, avrebbero poteri e tempo assai limitati per mettere in atto quella rivoluzione auspicata dalla Polverini. Inoltre, il decreto che ha attribuito pro tempore i poteri ai manager più anziani prevede che i commissari rimangano in carica per un periodo non superiore a novanta giorni. Insomma, dopo l'estate si dovrebbe comunque procedere alla nomina dei dg. Tanto vale, quindi, aspettare l'autunno e trovare la quadra politica per investire i nuovi manager tra la fine di settembre e i primi d'ottobre. I nuovi dg dovranno però avere un contratto minimo di tre anni: procedere all'accorpamento delle Asl prima della scadenza del mandato innescherebbe una pioggia di ricorsi. Morale: l'accorpamento non potrà vedere la luce prima dell'autunno 2013. E nel Pdl sono in tanti a storcere il naso. Al momento sono comunque ipotesi. In questa settimana, probabilmente già tra oggi e domani, la Polverini si vedrà con gli alleati per discutere la strategia. Intanto è stato rinviato il Consiglio regionale straordinario sulla sanità di mercoledì per la concomitanza dell'audizione della governatrice in commissione parlamentare d'inchiesta e il tavolo tecnico col governo per la verifica del piano di rientro.

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