Omaggio alle vittime del bombardamento Onore al ferroviere eroe
Allacerimonia nel Parco Tiburtino, presenti il delegato alla Memoria del Comune, Aldo Giovanni Ricci, il presidente del III Municipio Dario Marcucci, l'assessore provinciale Serena Visintin, Ernesto Nassi dell'Anpi provinciale, la presidente dell'Anfim Rosetta Stame e il presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici. «Nessuno è possessore della verità- ha detto Alemanno -, ma ognuno deve sapere che la verità viene dal ricordo e dalla memoria. Bisogna costruire sul passato per avere un futuro nel quale l'Italia sia unita, libera, democratica e degna sia da destra che da sinistra. La libertà e la democrazia vengono dai sacrifici dei nostri predecessori. Non ci devono essere strumentalizzazioni e nessuno deve usare la storia come strumento di guerra politica». Durante la commemorazione Alemanno ha consegnato al figlio Giuseppe, una medaglia d'oro al merito civile al ferroviere Michele Bolgia che durante la guerra salvò dai campi di concentramento diverse persone aiutandole a fuggire dai vagoni dei treni in partenza dalla stazione Tiburtina. Bolgia fu arrestato dalla polizia tedesca e poi assassinato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo del 1944.