Trastevere in ghingheri C'è la Madonna fiumarola
i.Una ricorrenza vissuta in modo esclusivo con orgoglio e fierezza fino a diventare una festa di tutta la città. Una tradizione antica che unisce storia, sentimenti religiosi, devozione popolare e folclore. «Con la solenne processione della Madonna de' Noantri organizzata dall'Arciconfraternita della Santissima Maria del Carmine, è cominciata la festa che si concluderà domenica con la processione della Madonna fiumarola alla quale parteciperà anche Alemanno». Lo dice Alessandro Cochi, delegato del sindaco alla sport, ricordando che questo appuntamento «è da sempre simbolo della romanità più autentica e popolare». Una festa a tutto tondo dove troveranno spazio intensi momenti religiosi, eventi sportivi e intermezzi culturali legati alla grande tradizione della canzone romana. Questa mattina una maratona amatoriale partirà da piazza Sonnino e si svilupperà per 7,5 km. «La competizione - puntualizza Cochi - mi vedrà tra i partecipanti insieme al presidente del consiglio del Primo Municipio, Stefano Marin, a dimostrazione che davanti ai simboli della nostra tradizione, non esiste colore politico». Ma la storia della Madonna del Carmine è altra cosa e meriterebbe più di un breve racconto. Tutto ebbe inizio nel 1535, quando dei marinai ritrovarono vicino la foce del Tevere una grande statua di legno raffigurante una Madonna. L'immagine venne consegnata ai frati carmelitani della basilica di San Crisogono che riconobbero la figura nella Madonna del Carmelo, alla quale era dedicato il loro ordine. La Madonna fiumarola diventò così la protettrice dell'intero quartiere. La sua importanza era tale che il principe Borghese, nel 1600, fece costruire un oratorio dove la scultura rimase fino al 1890. Poi l'edificio fu demolito per la realizzazione del viale del Re (viale Trastevere). Allora la sacra immagine venne spostata nella chiesa di S. Giovanni dei genovesi e infine nella chiesa di Sant'Agata in largo San Giovanni de' Matha. A distanza di secoli alla festa religiosa si sono affiancati momenti ricreativi. Ma l'emozione è sempre la stessa quando prende avvio la spettacolare processione. In passato c'erano persino i tamburini dei granatieri ad avvisare il rione dell'inizio dei festeggiamenti. In quell'epoca la Madonna fiumarola era portata in spalla dai «cicoriari» ed era oggetto di venerazione e rispetto tanto che le trasteverine le offrivano gioie e doni. Come nella migliore tradizione romana oltre alle celebrazioni religiose con processioni e messe varie, seguivano momenti di svago popolare con le bancarelle, i cocomerari, le luminarie e i fuochi d'artificio. Aspetti che sono ancora parte della Festa de' Noantri che proseguirà fino a domenica 25 luglio quando la statua della Madonna navigherà lungo il Tevere fino a Ponte Garibaldi. Da qui sarà portata in processione. Lunedì alle 6,30 una messa concluderà le celebrazioni e la Madonna fiumarola trascorrerà un altro anno nella chiesa di S. Agata. Fino alla prossima festa.