Capitale bollente a 42 gradi Distribuite 35mila bottigliette
Lecentraline della Protezione civile ieri hanno registrato una temperatura massima di 36 gradi che, associata al 60% di umidità, ha fatto salire quella percepita a 42 gradi. «Siamo al quinto giorno consecutivo di stato di allerta per il caldo - ha detto Tommaso Profeta, direttore della Protezione Civile del Campidoglio - e il bollettino sulle ondate di calore, diffuso dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, segnala il perdurare della criticità fino a lunedì». Per affrontare questa situazione il Campidoglio ha rafforzato tutte le misure previste dal Piano di emergenza, potenziando i servizi di soccorso sanitario coordinati dall'Ares 118 e aumentando le scorte d'acqua distribuite agli utenti delle metropolitane e alle persone in visita ai principali musei. Ieri, dalle 10 alle 16, sono state distribuite 35 mila bottiglie e la stessa quantità è stata stoccata nelle celle frigorifere per la giornata di oggi. Gli operatori dell'Atac, nelle stazioni di Piramide e Termini, hanno distribuito quindicimila litri d'acqua a chi ha preso i treni della metro B e della Roma-Lido. Con l'entrata in servizio di altri due convogli climatizzati, attualmente sulla linea B circa il 50 per cento delle corse sono effettuate con treni dotati di condizionatori d'aria. Atac fa sapere che nelle ultime 48 ore sulla metro, solo un viaggiatore ha chiesto soccorso, rivolgendosi al personale e al 118 a causa, comunque, di una terapia medica già in atto. Secondo l'amministratore delegato di Atac spa, Adalberto Bertucci, «rispetto allo scorso anno c'è un miglioramento e si vede: oggi la metà delle corse proprio della linea B sono state effettuate con treni climatizzati mentre dodici mesi fa, nessun convoglio era condizionato». Ma le associazioni dei consumatori non sono dello stesso avviso. Il presidente dell'Adoc, Carlo Pileri, «pur apprezzando il fatto che l'Atac abbia fatto una verifica delle condizioni climatiche sui mezzi di trasporto pubblici», ritiene che «la replica dell'azienda sia insufficiente. Infatti si raggiungono ancora temperature record sia sulle vetture non climatizzate dei bus e dei treni sia nelle stazioni della metro». Riguardo la richiesta di soccorsi, per l'Adoc non ha senso basarsi solo sui dati del 118. «Ci auguriamo - conclude il presidente dell'Adoc - che con l'Atac si possa presto aprire un dialogo sui programmi per migliorare il sistema dei trasporti urbani, e sulla gestione degli eventuali reclami degli utenti». Infine, Pileri propone ad Atac di misurare «insieme la temperatura sui mezzi pubblici e nelle stazioni».