Per la morte di Stefano Cucchi sorella, genitori e nipoti saranno parte civile
Il primo atto c'è stato ieri mattina. A distanza di nove mesi dalla morte del geometra Stefano Cucchi il gup Rosalba Liso ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile presentata dalla sorella, dai genitori e dai nipoti del ragazzo di 31 anni morto all'ospedale Sandro Pertini. Il giudice si è invece riservato di decidere sulla richiesta del Comune, sulla quale si pronuncerà il prossimo 5 ottobre. Secondo i magistrati Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy, a seconda delle posizioni processuali, sono responsabili della morte di Cucchi sono i medici Aldo Fierro, responsabile del reparto penitenziario del Sandro Pertini, Silvia Di Carlo, Flaminia Bruno, Stefania Corbi, Luigi De Marchis Preite e Rosita Caponetti, gli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe. Non solo. Anche gli agenti penitenziari Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici, il direttore dell'ufficio detenuti e del trattamento del provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, Claudio Marchiandi. I reati contestati nel procedimento penale vanno dalle lesioni aggravate all'abuso di autorità, dal falso ideologico all'abuso d'ufficio, dall'abbandono di persona incapace al rifiuto in atti d'ufficio, fino ad arrivare al favoreggiamento e all'omissione di referto. Il ragazzo, prima di morire, era stato arrestato perché sorpreso con sostanza stupefacente. Nelle celle di sicurezza del Tribunale, in attesa di essere processato per direttissima, secondo i pm, è stato pestato dagli agenti penitenziari. Una volta poi in ospedale, in base alle perizie disposte dagli inquirenti, non sarebbe stato curato e lasciato morire.