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La sanità privata si aggiudica il primo round nel braccio di ferro contro la governatrice Renata Polverini

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IlTar del Lazio ha infatti accolto il ricorso dell'Anisap contro il decreto commissariale 45 che taglia le tariffe per le prestazioni specialistiche e per il laboratorio di analisi. I giudici amministrativi con ordinanza incidentale 3251/2010 hanno sospeso l'efficacia del decreto 45/2010 e, in via analogica, anche quella del 49/2010 rinviando la trattazione di merito pur ritenendo fondato il ricorso dell'Anisap. Il decreto - osserva lo studio legale Calcioli che ha assistito Anisap - aveva tagliato di due terzi le tariffe senza preventiva concertazione con le strutture interessate, senza incontrare le associazioni maggiormente rappresentative e senza effettuare una ricognizione dei costi standard di strutture pubbliche e private. Ora le prestazioni dovranno tornare a essere pagate secondo la normativa precedente. L'Anisap inoltre annuncia ricorso anche contro il decreto 44/2010 che fissa i budget e requisiti minimi per le prestazioni di risonanza magnetica. «La decisione del Tar è la conferma di un copione consunto - afferma Lucio D'Ubaldo, senatore Pd e presidente Asp-Laziosanità - La Polverini sconta la presunzione di chi ha promesso tanto e non riesce a mantenere nulla. Il piano di rientro, nella sua concitata stesura, a giorni potrebbe subire censure dai tecnici dell'Economia. Non c'è rigore e non c'è concertazione. Il Lazio, invece, ha bisogno di un Patto sulla Salute a cui concorra l'opposizione. Altrimenti bisogna rassegnarci a un carico fiscale sempre più alto e ingiusto». Il 21 luglio la Polverini incontrerà i tecnici del ministero per la verifica del piano di rientro: in ballo c'è l'aumento delle aliquote Irpef e Irap. Due giorni prima, lunedì, è in programma un vertice di giunta nel corso del quale la governatrice dovrebbe portare il pacchetto di nomine dei commissari di Asl e aziende ospedaliere. Intanto, il 14 luglio la Polverini ha emanato altri due decreti, il 60/2010 e il 63/2010: il turn over viene bloccato per tutto il 2010 (comprese le autorizzazioni già concesse dal tavolo tecnico per i pronto soccorso) e i fondi per pagare le prestazioni aggiuntive di anestesiti, radiologi, cardiologi e medici di pronto soccorso viene tagliato del 30% nelle Asl di provincia e del 10% a Roma. Duro il commento del capogruppo Pdl alla Pisana Esterino Montino: «La Polverini sta preparando l'implosione del sistema sanitario. I due decreti formano la miscela che farà esplodere tutti i pronto soccorso settembre e ottobre. Per la fine del 2010 il sistema sanitario sarà come una sorta di Ground zero. In autunno tutte le emergenze del Lazio si riverseranno su Roma».

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