Torna «libertango» Romantico e clandestino
Lafebbre del tango invade la Capitale e conquista il podio della danza più amata dell'estate romana. Tante le milonghe spontanee nate in queste accaldate serate di luglio. Nella città Eterna che non dorme, ogni sera in una piazza diversa ne appare una, per poi scomparire come per magia qualche ora più tardi. E sarà questa stessa magia che ogni volta contagia e invoglia a ballare nonni, studenti, sposi novelli e single incalliti. Gente di ogni età ed estrazione sociale. Che siano ballerini professionisti o dilettanti allo sbaraglio poco importa. In Centro, a viale Regina Margherita, sul Tevere fino al Pigneto. Bastano un paio di casse che diffondano la musica, il suono di un bandoneon e i giochi son fatti. Ecco che centinaia di persone scendono in pista e si fanno trasportare per ore dalla danza "galeotta". Non ci sono comunicazioni ufficiali: a chi il tango scorre nelle vene sa già dove andarlo a cercare. Si usa il passa parola o ci si iscrive a qualche forum sul web. E poi si va, perché non se ne può fare a meno. Lo sanno bene le centinaia di appassionati che ogni lunedì sera si danno appuntamento sotto i portici di piazza Augusto Imperatore. «Una milonga nata per caso - come spiega il maestro di tango e "fondatore" dei Portici Cesare Magrini - Quando i gestori della nostra sala da ballo ci dissero che non c'era più spazio per noi, decidemmo di ballare in strada e venimmo a piazza Augusto Imperatore. All'inizio eravamo pochi - dice Magrini - ma col tempo la voce si è sparsa e ora viene tanta gente». Talvolta così tanta che la "pista" si riempie e qualcuno è costretto a fermarsi per un giro e ripartire al turno successivo. Qui gli amplificatori (a pile) cominciano a diffondere musica a partire dalle 22,30. Si balla, rgratuitamente, tango per tutti i gusti. Dal classico al salon, dal nuevo al milonguero, dall'elettro-tango fino agli sperimentalismi del "criminal-tango" e del "fight-tango". Fino a notte fonda. Poi, tutti a casa. E appuntamento al lunedì successivo. Per un'altra sera ballerini professionisti o apprendisti, amanti perfetti o perfetti sconosciuti hanno ballato insieme sui marciapiedi della città che non dorme accompagnati dalle note di Astor Piazzolla. Sullo sfondo qualche saracinesca abbassata e la luna a far da testimone. Una magia che solo il tango può dare.