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Così come il suo predecessore Veltroni, anche il sindaco Alemanno è dovuto scendere a patti con i tassisti.

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Unbel regalo alla categoria delle autobianche, un po' meno ai romani bacchettati sulle corse corte e pure su quelle lunghe. È stata una decisione politicamente sofferta, una maratona infinita durata quasi un mese, diventata alla fine stucchevole nonostante i colpi di scena, come il blitz dell'altro giorno sullo scontrino, con tanto di scuse del sindaco e poi un rapido dietrofront dello stesso che due ore più tardi si è accorto che i suoi gladiatori in Aula avevano fatto bene. Resta comunque l'amaro in bocca per una decisione che costerà a cittadini e turisti 5 euro in più per andare o tornare da Fiumicino e Ciampino, e circa 50 centesimi per le tratte all'interno delle mura Aureliane. Alle donne sole che sceglieranno il taxi per tornare a casa non basterà la buona idea del consigliere Lavinia Mennuni dello sconto del 10%; e non basterà nemmeno ai ragazzi che escono dalla discoteche in condizioni che non permettono di guidare l'auto. Neanche la galanteria di vedere il taxi attendere davanti al portone fino a che le chiavi non finiscono nella toppa basterà a far digerire il confetto. I tassisti hanno vinto ancora una volta. Non resta che pagarsi un autista Ncc, sperando che non abbia una falsa licenza. Tanto il prezzo su per giù è lo stesso.

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