«Il mio male è sparito pregando la Lancellotti»
Èconvinta di essere guarita da un carcinoma alla mammella pregando nella casa in via Cavour dove è vissuta Francesca Lancellotti, la nobil donna lucana venerata come una santa già quando era in vita, scomparsa due anni fa, nel settembre 2008, a 91 anni. Devota a lei anche una dipendente Rai e regista tv di 38 anni, Vittoria Cipriani, testimone di una recentissima grazia ricevuta per sua intercessione. Come le migliaia di devoti, tra cui militari della Guardia di Finanza, Carabinieri, Aeronautica e Polizia di Stato, che stamattina sono partiti da Roma in direzione Oppido Lucano (Potenza) per pregare nella casa natale di Francesca Lancellotti, e luogo dell'apparizione di San Michele Arcangelo. Il pellegrinaggio è anche il primo dell'Associazione figli spirituali di Francesca Lancellotti, costituitasi a gennaio, autorizzata dai figli eredi, che sta raccogliendo le testimonianze di grazie ricevute per chiedere il processo di canonizzazione attraverso il postulatore monsignor Ernesto Piacentini, professore e avvocato del Vicariato. Vittoria Cipriani ha raccontato a Il Tempo la sua storia. Parlando della sua malattia, come molti altri hanno fatto prima di lei. «Alcuni mesi fa mi accorgo di avere un grosso bozzo sulla mammella destra» racconta Vittoria. La diagnosi è seria. «Si tratta - spiega la ragazza - di un carcinoma duttale infiltrante scarsamente differenziato G3. Per giunta, trifocale e con una massa di 7 centimetri». Un cancro molto aggressivo, insomma e allo stadio G3, l'ultimo, quello più avanzato. «Ovviamente quando ti arrivano queste tegolate in testa - dice - sei disorientato, ti chiedi perché proprio a te, piangi, ti arrabbi, non sai cosa fare». La cosa più difficile è accettare. Vittoria ne parla in famiglia e con gli amici tra cui il fotografo Gianfranco Lovisolo. «Egli - continua - mi racconta di Francesca Lancellotti e delle numerose guarigioni avvenute per sua intercessione. E Antonio Corelli, che è stato vicinissimo a Francesca, mi porta nella casa in via Cavour dove ha abitato Francesca. Vengo ricevuta in una dimora umilissima: la sua stanza dove per 30 anni ha ricevuto gente con la statua della Madonna e del Sacro Cuore, foto e santini. Mi fanno sedere su quel divano che occupava la Santa Donna. Mentre prego il nipote di Francesca, Francesco Signorino, 45 anni, mi dice: "Se tu hai fede in quello che stai facendo e credi, Dio per intercessione di nonna Francesca ti aiuterà"». Francesca ora si sente serena. «Con questo stato d'animo consulto medici chirurghi e tutti concordano: prima la terapia per ridurre la massa tumorale. Successivamente l'intervento radicale: mastectomia. E poi ancora radioterapia. Inizio con la chemio, ma senza paura, convinta che tutto vada per il meglio. La massa tumorale si riduce subito. Ma per la medicina questo in parte è normale, tuttavia il mio risultato a detta dei medici è stato grandioso e sorprendente: la risonanza rileva che la malattia è completamente scomparsa, si vede un piccolo puntino bianco». Samo all'epilogo. «Vengo operata qualche settimana fa - continua a raccontare Vittoria - e gli esami istologici estemporanei sono negativi come i linfonodi, anche se me ne hanno asportati dieci. E l'intervento è stato conservativo con la quadranctemia. Dall'esame istologico definitivo inoltre è risultato che dei 7 centimetri di cancro ne è rimasto un millimetro, quasi niente praticamente!». Le cure, però, non sono finite. «Aspetto di fare la radioterapia. Ma per me ho avuto il miracolo - conclude la regista tv -. È vero che ho eseguito il protocollo medico ma la mia situazione era drammatica, dovevano asportarmi il seno e invece non è stato necessario. E ho affrontato le cure con una serenità che prima di pregare nella casa di Francesca non avevo. Credo fermamente che oltre al percorso medico-scientifico, alla mia forza, ci sia stato un aiuto divino e che Francesca mi abbia aiutato e mi stia aiutando in questa battaglia».