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Spari e bombe, far west Nettuno

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CosimoBove La paura è che ci si possa trovare presto a fare i conti con un vero e proprio far west, nonostante il lavoro di prevenzione e repressione da parte delle forze dell'ordine. Eppure Nettuno continua puntualmente a finire sulle pagine di cronaca per attentati e intimidazioni sempre più frequenti. A lanciare l'allarme è il Coordinamento Antimafia di Anzio e Nettuno, per bocca del suo presidente, Edoardo Levantini: «Da gennaio sono state messe a segno a Nettuno quattro gravi intimidazioni. Una serie di fatti che devono necessariamente essere letti anche alla luce della forte presenza di organizzazioni criminali sul territorio: il clan dei Casalesi e il clan Gallace della 'ndrangheta su tutti, così come dimostrato ampiamente dai processi pendenti presso il tribunale di Velletri». Ma oltre ai big sarebbero diverse le presenze sospette sul territorio. «Consorterie criminali locali che si dedicano al racket, all'usura e al narcotraffico - spiega ancora Levantini – come testimoniato in questo caso dalle numerose sentenze dei tribunali di Roma, Latina e Velletri, che hanno lavorato sui casi. Per tutta questa serie di motivi ci auguriamo seriamente che la Procura Antimafia di Roma indaghi sulla serie di attentati avvenuti di recente sul litorale». Quattro complessivamente in poco più di sei mesi nel solo comune di Nettuno, tre dei quali a partire dall'inizio di giugno, così come ricordato dallo stesso Levantini. «La notte del 21 gennaio sono stati sparati cinque colpi di pistola calibro 9 contro il portoncino blindato del pub The Mithicals, il 4 giugno è stata fatta esplodere una bomba artigianale sul cancello della villa dell'ex assessore di Nettuno Gianni Cancelli, il primo luglio una bomba carta ha danneggiato l'auto di un familiare del titolare del circolo Italian Poker, e infine i due colpi di fucili sparati nei giorni scorsi contro il palazzo a Nettuno tra via Acciarella e via Flumendosa. È ora di intervenire».

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