Il salasso delle guide abusive
Quelle regolari che si contendono le visite ai «tesori» dell'antica Roma sono mille. Quelle irregolari oltre il doppio. E, in quest'ultimo caso, raddoppia anche la «tariffa» chiesta agli ignari visitatori della Capitale. Ma il danno rappresentato da queste vere e proprie truffe non è solo economico, perché i «ciceroni» abusivi rovinano l'immagine della città eterna e incidono sul flusso turistico che costituisce una fonte di ricchezza enorme per la metropoli. Se prima i controlli erano una rarità, negli ultimi anni sono stati intensificati e, recentemente, anche grazie a una serie di inchieste de Il Tempo, sono diventati molto frequenti. Se di solito a smascherare le false guida all'ombra del Cupolone sono gli agenti del Gruppo intervento traffico della Municipale, nei giorni scorsi è stata la volta delle Fiamme Gialle. Tredici guide turistiche sono state sanzionate per irregolarità amministrative, quattro denunciate all'Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione. Erano completamente sprovvisti di titolo per esercitare l'attività, cioè del tesserino che deve essere rilasciato dalla Provincia dopo un colloquio-esame. L'operazione è stata portata a termine dal Comando Provinciale nell'ambito dei servizi di contrasto all'abusivismo commerciale previsti dal «Patto per Roma Sicura». In particolare le verifiche, effettuate in un arco temporale di soli venti giorni ed esclusivamente nella zona storica della Città, hanno consentito di controllare 376 attività commerciali, di cui 279 sono risultate non in regola. Le contestazioni avanzate dai finanzieri del I Gruppo di via Nomentana vanno dalla mancata emissione di certificazioni fiscali alla mancanza di licenza. Gli uomini della Gdf hanno inoltre individuato 21 «soggetti» che adescavano ignari turisti dai quali percepivano, senza rilasciare alcun documento fiscale, somme che andavano dai 50 ai 150 euro per una visita guidata svolta da personale non qualificato. La tariffa regolare sarebbe 30 euro all'ora per ogni comitiva (116 euro il costo di un tour giornaliero di tre ore con 20 persone), con una maggiorazione la domenica e i festivi. Il tutto veniva organizzato e coordinato da tre aziende operanti nel settore turistico la cui posizione è tuttora al vaglio delle Fiamme Gialle e nei cui confronti sono state avviate altrettante verifiche fiscali per accertare la consistenza dell'attività illecita, altamente lucrativa, realizzata nell'ultimo anno a spese dei turisti.