Il Comune privatizza i mercati rionali
È scattata la rivoluzione dei mercati rionali. Il Campidoglio chiede alle imprese di investire sui plateatici storici della città per cambiare radicalmente il commercio tradizionale nei quartieri. Non più solo banchi di carne, frutta e verdura. Ma anche ristoranti, parcheggi, uffici e servizi pubblici come asili o biblioteche. Sono 57 i mercati scelti dal Comune per essere riqualificati radicalmente con l'ingresso dei privati. Una scommessa per rilanciare un settore in crisi come fotografato dall'inchiesta de Il Tempo per cui oggi nei mercati rionali un banco su quattro è chiuso (su 5.343 postazioni disponibili, 1.328 sono state abbandonate dagli operatori). È proprio per evitare questo «spopolamento» che il Campidoglio, intanto, ha iniziato ad assegnare 578 nuove licenze per i banchi che hanno chiuso nel corso degli anni (il bando era del 29 ottobre 2008 e hanno fatto domanda 1.707 commercianti). Le strutture che verranno rinnovate si trovano in tutta la città: dalla Garbatella a Corso Trieste, da Tor de Cenci all'Ostiense. Ma anche a Casal de Pazzi, San Basilio, Laurentino e Cinecittà. O a Monti, dove il mercato rionale su 30 banchi disponibili ne sono rimasti aperti solo due. Quello del Comune è un avviso pubblico con cui si invitano le imprese a presentare dei progetti (compresi di finanziamenti) che poi verranno esaminati e concertati assieme ai tecnici capitolini. «Abbiamo individuato strutture vecchie e desuete - ha spiegato l'assessore alle Attività produttive, Davide Bordoni - siamo intervenuti già con 12 milioni di euro ma non bastano, ecco perché chiediamo agli imprenditori di presentare delle proposte di ristrutturazione». Sedici mercati hanno già il loro progetto preparato da «Risorse per Roma». I piani di rilancio per le altre strutture dovranno essere presentati dai privati. Dopo quattro mesi di incontri tecnici, potranno essere pubblicati i bandi. Il sindaco Alemanno assicura: «Non ci saranno speculazioni immobiliari. Vogliamo meno centri commerciali e più mercati rionali». Il modello è quello già seguito per il nuovo mercato Trionfale in via Andrea Doria che, un anno e mezzo fa, è stato trasferito nella megastruttura su due piani. O come quello di Testaccio che il prossimo aprile si sposterà nella nuova sede in via Galvani. Il presidente della Confesercenti romana, Valter Giammaria, è soddisfatto, ma allo stesso tempo chiede al Comune «di concertare con gli operatori i progetti». Per evitare poi che qualcuno non paghi il canone di locazione, come sta avvenendo al nuovo Trionfale.