Concorso da primario cardiologo, candidati e commissari nel tritatutto
.Perché il posto da primario cardiologo al San Camillo Forlanini lasciato vacante dal prof. Ezio Giovannini per raggiunti limiti d'età fa gola. E i colpi bassi non risparmiano neanche i concorrenti. Da tempo nei corridoi delle cardiologie (ma non solo) del famoso ospedale su via Gianicolense si vaticinia sui vincitori: due papabili di fuori regione (sud e centro Italia). Ma alla gragnuola di colpi non sfuggono i candidati di casa, con curriculum temibile come quello del cardiologo Giovanni Minardi. Per metterlo ko prima della prova, il 15 luglio, i maligni gli hannno attribuito la facoltà della chiaroveggenza. «Dice di sapere chi è che vincerà» si sente ripetere in ospedale - un nome depositato dal notaio». Invece non c'è alcuna busta e nessun notaio. «Smentisco categoricamente di avere mai pensato né scritto alcun nome del presunto vincitore del concorso - dice Minardi -, né di aver depositato alcuna busta presso un notaio o chicchessia. È una cosa totalmente estranea al mio modo di pensare». Obiettivo del tranello? «Screditarmi agli occhi della commissione». E in effetti, come potrebbe essere giudicato un candidato che mostri di non aver fiducia in chi lo giudica? Ai colpi mancini reagisce anche il prof. Ezio Giovannini. Di lui si dice che non può stare in commissione perché è in pensione. «Sono cose molte antipatiche - dice Giovannini - anche perché ho avuto un incarico di consulente primario emerito, sono in commissione come supplente e conto poco» stigmatizza il primario: «non conosco ancora ufficialmente la data del concorso, nessuno mi ha informato». Il concorso si farà ma incerta è la fine. Stabilita l'idoneità dei concorrenti, non essendo infatti prevista graduatoria, per sapere i risultati bisognerà aspettare la nomina del nuovo direttore generale, che impalmerà il vincitore. Che non sia l'Allocca? voci di corridoio danno papabile la direttrice sanitaria dell'Ifo.