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Sono passati tre anni eppure quel bacio gay davanti al Colosseo continua a far discutere.

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Idue soggetti vennero denunciati per atti osceni in luogo pubblico dai carabinieri il 27 giugno del 2007. Il processo, aperto ieri, è stato rinviato al 10 dicembre. Il motivo? Mancherebbe la prova principe (per la difesa), ovvero le immagini dei due gay sorpresi a compiere atti osceni. «Dal 21 gennaio il giudice ha disposto, su nostra richiesta, l'acquisizione delle registrazioni delle telecamere del Comune riguardo a quanto è successo tre anni fa - ha riferito l'avvocato della difesa - ma dal Campidoglio non è ancora arrivata nessuna risposta». E mai arriverà. Dopo qualche ora trascorsa a setacciare in lungo e in largo i faldoni capitolini, l'Avvocatura del Comune, dopo aver precisato «che le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza possono essere trattenute solo per una settimana», diversamente, serve esplicita richiesta dell'autorità giudiziaria, ha sostenuto: «Risulterebbe che la difesa degli imputati abbia inviato una richiesta via fax all'allora Assessorato alla Sicurezza il 14 febbraio 2008, giorno delle dimissioni della precedente giunta. Da quella data ad oggi più nessuna comunicazione formale è stata portata all'attenzione del Comune». Non solo quel bacio galeotto «beccato» dai carabinieri, ma anche una richiesta di acquisizione immagini inviata il giorno delle dimissioni dell'assessore e, ancora, un probabile errore nell'invio successivo della richiesta, forse a quello stesso assessorato che però.. non esiste più. Come dire, quando il destino si accanisce.

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