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«Vado sempre a quel lido E faccio il bagno coi nipotini a cavalcioni»

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Mala vedova dell'indimenticabile leader del Msi, sabato è rimasta a Roma. Donna Assunta, per un pelo non si è trovata sulla spiaggia al momento del dramma? «È vero, sono un'affezionatissima della Spiaggia di Antonio Carbonelli ma sabato sera sono stata invitata in via Condotti e non potevo rinunciare, spero di scendere a Sabaudia domani (oggi ndr), dove rimarrò per tutto il mese di luglio». Che impressione si è fatta della tragedia? «Intanto devo esprimere i sensi della mia sentita vicinanza al dolore della famiglia così duramente colpita. Ne stavo parlando proprio in questo momento con mio figlio, l'avvocato Leopoldo de' Medici che mi ha portato una carrettata di fiori, anche lui è rimasto sbalordito. Ci siamo chiesti come sia potuto succedere, io gli ho detto "ma sei sicuro che si tratti proprio dello stabilimento La spiaggia di Antonio, perché accanto ce n'è un altro che si chiama La spiaggia ma non è di Carbonelli"». Perché, che differenza farebbe? «Il punto è questo: lo stabilimento di Carbonelli è una delle spiagge fantastiche della zona, non solo dal punto di vista dell'accoglienza e della pulizia, ma anche della sicurezza. Pensi che Antonio Carbonelli, il titolare, resta personalmente in spiaggia fino alle 8 per controllare con i propri occhi che tutto vada come dice lui. Sta sempre addosso ai bagnini, e quando il mare è mosso ne schiera sulla riva anche tre o quattro per fare prevenzione». Sabato però il mare era calmissimo. «Me lo hanno detto. Inoltre in quel punto l'acqua è bassa, e so anche che l'ipotesi più accreditata è che la bambina abbia avuto una congestione. Il fatto è che con i bambini si deve stare attentissimi, perché possono annegare anche in un centimetro d'acqua, sotto gli occhi dei genitori, come ho letto che è successo. Inoltre c'è da dire che i bambini hanno un talento speciale per contravvenire ai divieti impostigli, soprattutto a quello di entrare in acqua dopo mangiato. Io su questo non transigo, di figli ne ho avuti quattro e di nipoti nove, e a tutti non permetto di fare il bagno, anche a costo di farmi chiamare petulante». Quali consigli suggerirebbe per farsi obbedire? «Direi di fare come me. Io ho due pronipiti e l'altra settimana li ho portati al mare. Il maschietto ha 3 anni anche se è un bambino così grande che ne dimostra 5. Eppure quando gli ho fatto fare il bagno, ma c'era anche il padre, l'ho portato a cavalcioni sulla mia pancia. E mai che li lascio liberi in acqua con i lettini, o con i braccioli, sono petulante, preferisco passare per noiosa, ma devono essere sempre attaccati a me».G. M. Col.

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