Muore al mare davanti ai genitori
Un paio di sandali bianchi e una tutina in mano. L'hanno visto così, attonito e coi vestiti della sua bambina tra le mani, l'ingegnere Valter Capone. È entrato nell'obitorio di Sabaudia dove da ieri pomeriggio è composta la salma della figlia Martina, 5 anni e mezzo, annegata davanti agli occhi dei genitori. Ma nel bel condomino in via di Forte Trionfale, a Roma, dove abita la famiglia Capone-Staffa ieri pomeriggio nessuno sapeva ancora del dramma avvenuto in mattinata, a mezzogiorno. Martina faceva il bagno con maschera e boccaglio davanti allo stabilimento «La Spiaggia», frequentato dai romani e tra i più noti del litorale Pontino, nella zona di Torre Paola. L'acqua mista a sabbia le sarebbe entrata nel boccaglio e forse sarebbe sopraggiunta la congestione. «Oddio che mi dice, è morta la bimba dei Capone». La notizia della tragedia è arrivata con una scampanellata al citofono nel condominio di due palazzi a tre piani, accanto a quello dove viveva Aldo Moro. I genitori di Martina, i Capone-Staffa, abitano da 5 anni in un attico prestigioso di fronte alla clinica Villa Maria Pia: in mezzo c'è la strada stretta che sbuca su via Trionfale, un'oasi alle spalle di via Cortina D'Ampezzo, non molto distante dal policlinico Gemelli. Suoniamo per saperne di più. Ci rispondono increduli. «Ma che mi dice? Martina è morta!». Belli, giovani, gentili e affiatati i genitori. Il papà, Valter, 40 anni è un affermato ingegnere. La mamma Jessica Staffa «mora, alta, magra, sui 35 anni - la descrivono - vive per i due figli: il maschietto di 7 anni, e Martina, 18 mesi meno del fratello, una bimba bellissima, coi capelli castani, allegra e socievole». I vicini di casa l'hanno vista partire per il mare qualche giorno fa. «Mi ha fatto ciao-ciao con la manina. Poi ho visto le finestre sempre chiuse e ho capito che si erano trasferiti al mare». La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti e per oggi è attesa l'autopsia. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, la piccola aveva mangiato da poco e si era tuffata con maschera e boccaglio mentre i genitori la sorvegliavano dall'ombrellone. Poi è stata vista a pancia in giù nell'acqua da un bagnante che l'ha riportata sul bagnasciuga chiamando soccorsi. Due medici presenti sul posto hanno provato a rianimarla con un massaggio cardiaco ma la bambina era già morta. E il 118 non ha potuto nulla. Tra le cause ritenute più plausibili dai carabinieri la congestione.