La fa prostituire per debiti di gioco
Vittimauna romena di 31 anni che con l'aiuto di un'associazione era riuscita ad avere un posto nel museo nazionale di Piazza Venezia lasciando la vita da prostituta. L'aguzzino è il suo "compagno", connazionale, di 32 anni: si era inguaiato giocando al bingo a San Giovanni e al Nomentano, alle slot machine nei bar e indebitandosi con altri romeni. L'altro ieri è stato arrestato dagli agenti della squadra giudiziaria del commissariato Viminale diretto da Carmine Belfiore. È stata una operazione-lampo. L'inizio è stato nel settembre scorso. I due abitano nella zona attorno a Termini. Lui gioca, perde, punta sempre di più e riperde. Ha bisogno di soldi. Li chiede a lei. Ma le somme sono sempre più alte. Allora il romeno la costringe a prostituirsi: a via Montebello, piazza della Repubblica, piazza Indipendenza. La donna non sa come fare: se rifiuta di farlo lui minaccia di uccidere i suoi figli - di 5 e 9 anni - che sono in Romania. Il più grande è malato di cuore. Un'associazione ha dato alla donna 5 mila euro per l'intervento chirurgico. L'aguzzino vuole anche quelli. Tre giorni fa parte la denuncia. Lei segue le istruzioni dei poliziotti: al romeno dice che gli consegnerà i soldi vicino alla stazione Termini. L'altro ieri la trappola. Quando lui vede i poliziotti tenta di fuggire su un autobus, ma è troppo tardi. Fab. Dic.