A Fiano la rabbia degli automobilisti
È stata forte la rabbia per l'aumento del pedaggio tra gli automobilisti in transito ieri mattina al casello autostradale di Fiano romano: l'indignazione è stata visibile soprattutto sui volti dei pendolari. A Fiano romano, dopo aver percorso il tratto di strada che collega il Gra con il casello in uscita in direzione di via Salaria, il pedaggio dal primo luglio è aumentato da 1 euro e 20 ad 1 euro e 50 centesimi. Durante un volantinaggio al casello organizzato dal gruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio non c'è stata la voce di un automobilista fuori dal coro delle proteste. «È una vergogna, questo aumento mi sembra eccessivo, ne penso tutto il male possibile» sostiene un elettricista. Un signore di mezza età sottolinea invece che «con questo aumento del pedaggio di fatto si sono inventati un sistema per far pagare lo stesso l'accesso al Gra». I più toccati dal provvedimento, che riguarda diversi caselli autostradali sia in entrata che in uscita dalla Capitale, sembrano essere i pendolari, nel caso di Fiano quelli che dal resto dal reatino e dall'hinterland di Roma Nord-Est si recano nella Capitale. «Facciamo questo tratto di strada due volte al giorno per cinque giorni alla settimana per lavoro - spiega un gruppo di operai - a fine mese ci costerà circa 15 euro in più di casello». Anche Tarquinio Splendori, sindaco del piccolo comune alle porte di Roma non ci sta: «La metà dei cittadini di Fiano, tra studio e lavoro, va a Roma ogni giorno. Per loro questo aumento equivarrà a 150 euro di pedaggio in più all'anno, una cifra insostenibile». Anche lui ieri mattina ha partecipato alla protesta organizzata dal gruppo consiliare del Pd della Regione Lazio al casello di Fiano. «È una tassa che si abbatte soprattutto su questo territorio - spiega il sindaco - sulla Tiberina e sulla Salaria che verranno prese d'assalto».