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Pace armata per le Olimpiadi

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Olimpiadi 2020, Alemanno spera

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Manca solo l'ok di Tremonti. O meglio, mancano i soldi. Serve l'approvazione del bilancio e quindi il via libera del Governo che garantirà così la copertura finanziaria alla candidatura di Roma nella corsa all'assegnazione dei Giochi Olimpici del 2020. È tutto lì il nodo che non consente a Coni e Comune (ieri incontro in Campidoglio tra Petrucci e Alemanno) di ufficializzare il nome di Gianni Letta a capo del comitato di candidatura. Ma bisogna fare in fretta, perché l'idea di candidatura di una città sudafricana, è molto più di un'ipotesi. Servirà un comitato promotore forte, con a capo una personalità altrettanto efficace e un impegno comune di Regione, Provincia e di tutte le categorie, per vincere questa scommessa «capitale». Lo ha confermato anche ieri Alemanno a margine di un convegno al Tempio di Adriano intitolato, appunto, «Lazio 2020. Roma, un'occasione olimpica». C'è da fare in fretta soprattutto perché la scelta del presidente del comitato, sarà solo uno dei passaggi chiave per arrivare alla formazione definitiva dell'intero comitato che Alemanno vorrebbe avere operativo subito dopo agosto per poter iniziare a settembre con i «lavori». E non può che far bene la «pace» (da vedere quanto armata sarà...) tra il sindaco e il presidente della Provincia Zingaretti, che prima se le danno di santa ragione sul chi e come dovrà «fare» e poi chiudono con un «volemose bene» molto romano... Non è una certezza, ma almeno un primo passo verso un futuro comune e più costruttivo nel nome di Roma 2020! Intanto il 7 luglio primo incontro «collegiale» Alemanno, Zingaretti, Polverini.  

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