Un grande fratello sugli incidenti

Si fa sempre più «hi tech» la mobilità capitolina che punta a diventare la più attrezzata d'Italia in termini di analisi, prevenzione, monitoraggio del traffico e dunque della sicurezza stradale, frutto di una collaborazione che ha già dato ottimi risultati tra il Campidoglio e la Fondazione Ania. Tra le novità che verranno presentate a luglio, in occasione del rinnovo del protocollo di intesa, la creazione di un database digitale che registrerà tutti gli incidenti stradali avvenuti nella capitale e semafori intelligenti che diventano rossi o verdi a secondo del traffico e degli attraversamenti pedonali. «Vogliamo dotare i vigili urbani - ha detto il segretario generale della Fondazione Ania Umberto Guidoni - di un dispositivo Gps che permetterà la registrazione di tutti i dati di un incidente: luogo, data, ora, modalità, colpa, feriti. Tutti questi dati confluiranno in una banca dati e questo sarà importante sia perché permetterà all'amministrazione comunale interventi mirati e immediati in situazioni come incroci pericolosi, sia per un fine statistico: i dati relativi agli incidenti nell'area urbana arrivano sempre con più ritardo rispetto agli altri». Il protocollo «verrà implementato in molti punti - sostiene l'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi - come la dotazione di etilometri alla Polizia Municipale, ad esempio, o le campagne di educazione stradale nelle scuole. Per quanto riguarda la creazione del data base siamo pronti a mettere a disposizione le piattaforme informatiche della Sala sistema Roma e dell'Agenzia della Mobilità». Sempre in materia di sicurezza stradale, Marchi ha annunciato lo studio di un protocollo con i produttori e i rivenditori di minicar e Confindustria che preveda la revoca della licenza per chi modifica le macchinette, purtroppo protagoniste di drammatici recenti incidenti sulle strade capitoline.