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Il ricordo del Re del pop a passi di moonwalk

Il concerto in ricordo di Michael Jackson al Palaghiaccio di Marino (Roma)

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Pantaloni neri, mocassini con calzini bianchi e borsalino in testa, agili e impacciati, sia magri che straordinariamente in carne, ce n'erano centinaia vestiti come il re del pop, in mezzo a tanta altra gente di tutte le età, ieri sera al raduno dei fans di Michael Jackson al Palaghiaccio di Marino. Tutti assieme per rendere un tributo al loro «MJ» nella prima ricorrenza dalla sua morte. Ballavano sul palcoscenico come tanti «eterni bambini», molti nel cuore della mezza età, altri appena ragazzi, riproponevano in maniera meravigliosa e dissonante, le mosse del loro idolo. Un raduno, quello a Marino, arrangiato in meno di dieci giorni dopo il flop del primo che avrebbe dovuto tenersi allo stadio Olimpico a Roma, poi al Palalottomatica e poi più nulla a causa della mancanza di numeri e del costo dei biglietti troppo alto (fino a 120 euro). Ci sarebbero stati artisti d'eccezione e scenografie tridimensionali. Ma la mancanza di prevendite, con solo 3.500 biglietti ticket venduti ha fatto saltare il disegno romano di omaggiare il mago del «Moonwalker». «Non possono dire che noi italiani siamo sempre i soliti – dice soddisfatta Veronica, una dei quattro organizzatori che a spese loro hanno messo in piedi la serata - guarda qua che bella festa». I fans sono arrivati da ogni parte d'Italia con bagagli pieni di sogni, far assegnare a MJ il premio per la pace o fondare un altro «Neverland» per i bambini bisognosi. Impressionante la presenza di Rosy, una ragazza siciliana, identica a Jackson che grazie a lui lavora come sosia, gira il mondo e vende quadri. «Una mia opera fu esposta a Neverland – racconta Rosy – una parte di me era con MJ, adesso lo vivo e lo indosso». Tanti anche i romani, e straordinario il 15enne Alessandro, col papà al seguito, che ha avuto il suo momento di gloria sul palco: fumo colorato, luci, le mosse del «Re» e per una sera, si è sentito una star.

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