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Abusi nei circoli Arriva la sanatoria

Le piscine e gli spogliatoi del Salaria Sport Village durante i lavori dei Mondiali di Nuoto

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Il Campidoglio regolarizzerà gli impianti sportivi dei mondiali di nuoto. Ma solo quelli comunali. Gli impianti privati dovranno (e in alcuni casi lo hanno già fatto) inviare richiesta di regolarizzazione al Comune, iniziare l'iter amministrativo e attendere l'esito, che potrebbe essere positivo o negativo, a seconda dei casi e delle valutazioni degli uffici competenti. In questo modo, l'amministrazione risponderà alla richiesta di chiarimento avanzata dalla procura che ha ravvisato delle irregolarità nella realizzazione di questi impianti.   Nel dettaglio, la delibera per la «sanatoria» degli impianti comunali (Acquaniene, Roma Team Sport, Roma 70, Sport 2000, Città futura) con ogni probabilità arriverà in giunta mercoledì prossimo. Con il provvedimento vengono riapprovati i progetti di realizzazione di questi impianti e, quindi, viene sanata l'irregolarità ravvisata dalla procura, secondo la quale il commissario straordinario che ha approvato i progetti inizialmente non aveva il potere di farlo. Intanto, in attesa dell'approvazione della delibera (sarà sufficiente il solo passaggio in giunta comunale), il Campidoglio invierà alla procura una comunicazione nella quale esporrà il contenuto della delibera e i tempi della sua approvazione. L'obiettivo è rispettare la scadenza per la regolarizzazione degli impianti che la procura ha fissato alla fine di giugno. Lo scorso anno, quando scoppiò lo scandalo dei circoli sportivi nella Capitale che avevano commesso abusi edilizi, a molti erano stati messi i sigilli, ma il giudice stabilì che potevano comunque rimanere aperti per permettere agli atleti di potersi allenare, senza compromettere così la manifestazione sportiva.

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