Un romano su 6 vittima di stalking Sempre più perseguitati i maschi
«Mio o di nessun'altra». Sempre più uomini perseguitati, 28 vittime di stalking su 70. E il numero è sottostimato perché «non denunciano per vergogna perché si sentono toccati nella mascolinità» dice Mauro Lattanzi, direttore dell'Osservatorio nazionale info@stalking.it. In totale il 15% dei romani è, o è stata vittima di persecuzione in famiglia, al lavoro e nei condomini. Sbaglia infatti chi pensa che lo stalking riguardi solo affari di cuore. È il risultato del monitoraggio in 10 municipi realizzato da Lattanzi con Donatella Scafati vicecomandante dei vigili urbani e Francesca Monaldi, numero due della Squadra Mobile. La ricerca è stata presentata ieri al comando del Corpo dei vigili urbani alla presenza del comandante Giuliani. Maglia nera il X municipio con il 28% degli intervistati, 14 persone su 49, che ha ammesso di essere o essere stato perseguitato. A seguire il IX municipio con 24%, il VI con 17%, il V e il XVII con 14%; il 4% nel XII. Il 65% delle vittime è donna, il 35% sono uomini, il 33% è laureato, quasi la metà single. Il 43% dei casi avviene in dinamiche di coppia o con gli ex; il 27% è legato al contesto condominiale, il 19% a quello di lavoro o dell'università, l'11% in famiglia. «In crescita lo stalking condominiale - ha detto Lattanzi - con rumori continui, escrementi sullo zerbino, scotch al citofono, auto graffiate e animali uccisi. E persecuzioni sui social network». Solo uno su tre denuncia: il 33% pensa di non essere creduto, uno su quattro teme di non essere tutelato, uno su 5 vorrebbe aiutare lo stalker a guarire. «Siamo impegnati con le associazioni per dare supporto alle vittime - ha detto il presidente della commissione Sicurezza Fabrizio Santori - la legge funziona, non si abbia paura a denunciare».