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«Esquilino come la Sicilia, serve Stato»

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Alanciare l'allarme è il sindaco di Roma Gianni Alemanno, durante un incontro con i residenti dell'Esquilino, uno dei più multietnici della Capitale. Per questo il primo cittadino ha annunciato lo studio di un piano per la riqualificazione dell'Esquilino. «Il 27 luglio - ha detto Alemanno - ci ritroveremo nuovamente, porterò con me anche il Prefetto, per discutere, confrontarci e studiare un piano per la riqualificazione dell'Esquilino». Con la delibera del delegato al centro storico Gasperini - ha spiegato ancora il sindaco - «sblocchiamo 3 milioni di euro utili per la riqualificazione di piazza Vittorio e via Carlo Alberto. Sarà un percorso partecipato e ci rivedremo tra 40 giorni e non altri due anni». Per il sindaco la situazione urgente e va affrontata subito. «Chiederò al prefetto di convocare al più presto tutte le forze dell'ordine perché il punto centrale è che all'Esquilino occorre una forte presenza dello Stato come se fossimo in Sicilia», ha annunciato Alemanno durante l'incontro durato circa due ore. «Tra quaranta giorni - ha proseguito - tornerò insieme al prefetto per presentare un progetto di pubblica sicurezza per il rione, di lotta alla criminalità organizzata e di contrasto al pericolo di infiltrazione della mafia cinese denunciato anche da alcuni parlamentari». Alemanno ha affrontato anche la questione del degrado del quartiere, definendo i writers, «spesso come piccoli terroristi che si muovono velocemente e di notte. Sono quasi imprendibili».

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