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Guidonia, confermati 16 anni alle belve

Uno dei quattro romeni arrestati per lo stupro di Guidonia

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Fidanzati stuprati a Guidonia, seconda condanna per i quattro romeni. Tutti presenti in aula, hanno ascoltato la sentenza dei giudici d'appello che hanno confermato i sedici anni di galera ciascuno inflitti dai colleghi di primo grado. Nessuno sconto di pena dunque per gli stranieri che sono finiti in carcere per aver picchiato e violentato una coppia di ragazzi che si era appartata in una strada di campagna il 21 gennaio 2008. I romeni Mirel Huma, Ciprian e Lucian Trinca e Cristian Coada rimarranno dientro le sbarre con le accuse di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni aggravate e rapina. Quella notte il gruppo di stupratori aggredì i due findanzati chiusi in macchina spaccando il vetro della vettura. Trascinarono fuori dall'auto entrambi, picchiarono il ragazzo e poi lo chiusero nel bagagliaio. La ragazza fu prima picchiata e poi violentata a turno dai romeni: tutti erano con il volto coperto da sciarpe. Alcuni giorni dopo furono arrestati dai carabinieri e hanno rischiato il linciaggio da parte di parenti e amici della coppia. «Siamo contenti, questa sentenza ci fa continuare a credere nella giustizia - hanno detto le vittime - ma dimenticare non sarà facile». Soddisfazione è stata espressa anche dall'avvocato di parte civile per il Comune di Guidonia, il penalista Pietro Nicotera: «È stata eccezionale la rapidità della sentenza della Corte. Soddisfatto anche il sindaco Rubeis. Se il verdetto diventerà definitivo non è escluso che ci rivolgeremo alla Corte europea per chiedere il risarcimento del danno allo Stato romeno».

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