Di solito l'attività di un Municipio è incentrata sulla vita di quartiere.
Disolito. Succede invece che alcuni consiglieri romani preferiscono concentrarsi su questioni internazionali. Sta per arrivare sul tavolo del Consiglio del Municipio XV una mozione anti Israele. È una condanna al blitz dell'esercito israeliano, del 31 maggio scorso, sulle navi della Freedom Flotilla e una richiesta di boicottaggio dei prodotti importati dallo stato ebraico. L'oggetto del documento parla chiaro: «Condanna all'assalto di Israele contro le navi pacifiste». Nel testo è richiesto l'impegno del presidente del consiglio municipale a trasmettere tale mozione al premier italiano, ai gruppi politici di Camera e Senato, al Governatore del Lazio, al presidente della Provincia e al sindaco Alemanno. Nella mozione si chiede al governo «di farsi promotore di una vibrata protesta e condanna nei confronti del governo israeliano, arrivando fino al boicottaggio dei prodotti di quel Paese e al nostro ritiro delle sedi diplomotiche». La mozione, nel Municipio del presidente Gianni Paris (Pd), è firmata dai consiglieri Alfredo Toppi (Sinistra Arcobaleno), Alessio Conti (Lista Civica per Rutelli), Gaetano Cellamare (Pd) e Valentino Stassi (Idv). In attesa di conoscere le reazioni degli organi chiamati in causa e della Comunità ebraica di Roma, scende in campo il dirigente romano del Pdl, Piergiorgio Benvenuti. L'ex capogruppo di An alla Provincia annuncia una raccolta firme tra i commercianti di viale Marconi per protestare contro il boicottaggio di Israele.